Salvini a Paternò: «Diminuire sbarchi e aumentare le espulsioni»

Di Redazione / 14 Febbraio 2018
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Paternò. «Diminuire gli sbarchi aumentando le espulsioni. Senza bacchette magiche, come fanno gli altri Paesi europei, presidiando i confini via mare e via terra, contando di più in Europa rispedendo a casa loro centinaia di migliaia di clandestini che sono in giro e poi attaccano i poliziotti a Trapani, molestano i bambini a Caltagirone e poi distruggono una struttura a Caltanissetta. Di questa gente non c’è bisogno».

Lo ha detto Matteo Salvini, il leader della Lega, a Paternò dovr ha effettuato un tour elettorale.

«Perché i siciliani dovrebbero votare Lega? Perché gli altri – ha risposto – li hanno provati sostanzialmente tutti. Noi avremo tanti difetti, ma qua non abbiamo mai amministrato neanche un condominio. Perfino i Cinquestelle stanno amministrando, male aggiungo io, parecchi comuni siciliani.

Dove governa la Lega, penso alla Lombardia, al Veneto, a centinaia di comuni, la sanità funziona – ha aggiunto – l’immondizia viene raccolta e c’è una qualità della vita che i siciliani meritano. Non si sono meritati Crocetta, speriamo che il cambiamento con Musumeci si tocchi con mano, però a livello nazionale io metto al centro il lavoro e quindi vuol dire difendere l’agricoltura siciliana, cosa che nessuno ha mai fatto, e la sicurezza. C’era un ministro dell’Interno siciliano – ha concluso Salvini – che avuto quantomeno il pudore di non ricandidarsi perché non l’avrebbero votato neanche i parenti. E quindi sulla sicurezza e sul lavoro penso che la Lega sia per tutti».

«Più giro l’Italia – ha detto anora Salvini – più sento voglia di cambiamento. Sento voglia di mandare a casa Renzi, la Boschi, la Boldrini, di avere un governo efficace e concreto, onesto, che metta al centro gli italiani. Chi sceglie la Lega sceglie questo: prima gli italiani per il lavoro, la sicurezza, le case popolari, per i contributi pubblici.

C’è una sinistra che si occupa del resto del mondo – ha aggiunto Salvini – e c’è la Lega, che vuole rimettere al centro gli italiani. Dei Cinquestelle non dico nulla perché mi sembrano troppo impegnati a controllare gli scontrini, le cene, gli alberghi e i ristoranti».

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