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Sant’Agata, l’«acchianata» di Sangiuliano e il canto delle monache: il fercolo verso il rientro in Cattedrale

Si avvia a conclusione la processione 2025, come al solito partecipatissima di devoti, pellegrini e turisti

Di Redazione |

Con la Salita di Sangiuliano, l’“acchianata” per i catanesi, si sta per concludere la processione di Sant’Agata 2025, che come ogni anno ha attirato a Catania migliaia e migliaia di devoti, pellegrini e turisti. In tanti hanno assiepato la via di Sangiuliano per assistere a quello che è sempre uno dei riti più attesi del corteo della Patrona.

Subito dopo, in via Crociferi, c’è stato l’ultimo momento pubblico della processione: dinanzi alla Chiesa di San Benedetto l’omaggio floreale delle monache benedettine dell’adorazione perpetua con il tradizionale canto che coinvolge tutti in un momento di devozione verso Sant’Agata. Il canto delle suore benedettine è stato anticipato dal messaggio alla città di padre Antonino La Manna, una tradizione iniziata con l’indimenticato Mons. Gaetano Zito. La Manna in quest’anno giubilare ha definito Sant’Agata, sorella maggiore.

Intanto una leggera pioggia accompagna il rientro del fercolo verso la Cattedrale, sempre accompagnato d un fiume di fedeli.

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