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Scritte inneggianti al fascismo su saracinesche Arcigay di Catania

Lo rende noto l’Arci sottolineando che «attaccare la sede di Arcigay significa attaccare tutto il movimento, tutte le associazioni democratiche»

Redazione La Sicilia

11 Marzo 2025, 20:26

saracinesca arcigay catania

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Le saracinesche arcobaleno della sede di Arcigay a Catania sono state imbrattate con vernice nera e scritte inneggianti il fascismo: «viva il duce», «anno 103 era fascista». Lo rende noto l’Arci sottolineando che «attaccare la sede di Arcigay significa attaccare tutto il movimento, tutte le associazioni democratiche, tutte le persone che credono nell’uguaglianza, nei diritti, nelle libertà e nella democrazia».
«Un attacco gravissimo e vigliacco - si legge in una nota dell’Arci -. Se il messaggio è quello di farci sentire meno sicuri e di fermare le nostre attività ci associamo alla risposta già data da Arcigay Catania: non ci lasceremo fermare, non ci lasceremo intimidire, non ci faremo cambiare da attacchi così vili. Il clima di intolleranza e spietata violenza contro la comunità queer che si respira nel mondo è inquietante e merita una risposta determinata da parte dell’intera comunità e anche dalle Istituzioni. Non sarebbe accettabile il silenzio delle istituzioni della città - Prefettura, Questura, Comune - rispetto a un attacco così grave e così pericoloso. Noi esprimiamo la nostra assoluta solidarietà ad Arcigay e a tutti coloro che ogni giorno vivono la sede. Diteci quando vorrete ridipingere le saracinesche, i colori li portiamo noi. Siamo tutti sotto lo stesso arcobaleno!».

«Non può passare l’idea che luoghi democratici, aperti al pubblico, e pensati per una cittadinanza dei diritti uguale per tutte e tutti, possano essere presi di mira da intimidazioni pericolose». Lo afferma la Cgil di Catania nell’esprimere «solidarietà e vicinanza ai militanti di Arcigay».
«Siamo felici di sapere - aggiunge la Camera del lavoro - che le forze dell’ordine abbiano già preso in carico il caso e che gli associati non si sentano intimiditi da cotanta volgarità. Certo è che casi come questi devono rimanere isolati. Il sindacato farà la sua parte e continuerà a rimanere accanto all’associazione, in comunanza di idee e visioni culturali, in pieno spirito antifascista. Ci aspettiamo che anche le istituzioni locali manifestino il proprio sostegno».