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Scuole a pezzi a Catania: furti alle cabine e lavori “extra”. «I fondi ci sono»

Acqua non potabile, tetti da rifare rame rubato: il rientro in classe sarà complicato

Maria Elena Quaiotti

03 Settembre 2025, 08:57

scuole a Catania

È successo di nuovo, a quasi due settimane dall’inizio dell'anno scolastico: nei giorni scorsi la cabina elettrica di viale Moncada, che serve gli istituti “Campanella Sturzo” e “Rita Atria” di Librino, è stata distrutta e i cavi rubati. «Quest’anno eravamo intervenuti già una volta per il ripristino – ha spiegato l'assessore Andrea Guzzardi, Pubblica istruzione, in commissione Edilizia scolastica – con un intervento da 18mila euro. Appreso del nuovo danno ci siamo mossi subito e venerdì scorso le due scuole hanno avuto di nuovo l'energia elettrica, in modo da consentire al corpo docente e scolastico di poter iniziare il lavoro preparatorio in vista dell'apertura agli alunni. Il tema è evitare che accada ancora, stiamo cercando di capire come isolare la cabina e portare la struttura elettrica e i contatori all'interno delle scuole».

Lapidario il commento del presidente della commissione, Angelo Scuderi (Mpa): «La nota dolente – ha detto – è per il Comune, che deve sborsare soldi di continuo per rimediare ai furti. Il fenomeno va contrastato con ogni mezzo, attraverso la videosorveglianza, la sorveglianza fisica, i controlli della polizia locale».

Se il binomio scuole-sicurezza non sembra dunque discutibile, proprio gli istituti, «130 i plessi di competenza, per 27 istituzioni scolastiche fra statali e comunali - ha specificato l'assessore a La Sicilia - non sono solo preda di vandali, ma pagano anche un gap infrastrutturale che ci siamo trovati a dover affrontare, programmando sia interventi di manutenzione ordinaria dalla sistemazione di servizi igienici alle riparazioni elettriche, al piccolo intervento di opera muraria, sia lavori più complessi, come quelli attesi da tempo all'impianto antincendio alla scuola “Giovanni XXIII”, plesso di via Tasso 1, con un finanziamento che era fermo da anni, oppure la manutenzione alla palestra della “Vittorino da Feltre” di Monte Po. C'è anche l'intervento che partirà a breve alla “Pizzigoni Carducci”, per circa 400mila euro dall'otto per mille, per la messa in sicurezza del tetto e dei frontalini».

Poi ci sono gli eventi imprevisti, se pur evitabili magari con una corretta manutenzione del verde pubblico e privato, come successo proprio a fine giugno quando il furioso incendio di vegetazione nel quartiere Zia Lisa aveva lambito l'istituto “Musco”, plesso “Fantasia”, distruggendo, tra le altre cose, diversi infissi. In emergenza, per evitare intrusioni nella scuola, sono state messe delle protezioni provvisorie. «È l'intervento più importante in corso, da circa 45mila euro – ha confermato Guzzardi – La riqualificazione è iniziata dal 17 agosto, lavori che si completeranno all’inizio della prossima settimana, dunque in tempo con la riapertura della scuola. Si rischiava, altrimenti, di non poter dare la possibilità del rientro in classe a tanti bambini di Zia Lisa e del Villaggio Sant'Agata».
Nel frattempo, proprio questa settimana verrà collaudato «il sistema di potabilizzazione al plesso “Rita Atria” di Vaccarizzo», ha annunciato l'assessore. Ne avevamo scritto a fine luglio, l'intervento da 130mila euro costituisce un unicum in un territorio in cui a oggi l'acqua diretta che arriva alle abitazioni, e alla scuola, è però utile solo a scopo agricolo perché fornita dal Consorzio di Bonifica 9. «Avremmo dovuto collaudarlo prima, ma – ha spiegato Guzzardi – la mancanza d'acqua nella zona (di cui abbiamo scritto proprio la scorsa settimana, ndc) e la chiusura estiva hanno fatto slittare il collaudo».

«Si tratta – ha concluso – solo di alcuni dei tantissimi interventi programmati nel presente e che continueranno in futuro. C'è molto da fare, ma la perseveranza e il continuo dialogo con le istituzioni scolastiche stanno portando a risultati. Non ultimo, l'accesso a finanziamenti regionali da parte del Comune o delle stesse istituzioni scolastiche in partenariato con il Comune, come per gli interventi con finanziamenti per oltre 200mila euro ottenuti per la riqualificazione delle aree esterne per la “Parini”, la “Vespucci Capuana Pirandello” e la “Pestalozzi”. Ciò solo grazie alla collaborazione, perché spesso le scuole possono accedere alle risorse, ma non hanno il personale qualificato per farlo».