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Sulla A18 "cantieri infiniti e senza operai": la "via crucis" di automobilisti e pendolari diventa un caso politico

Interrogazione urgente del deputato Salvo Tomarchio per chiedere chiarimenti e interventi immediati in merito alle condizioni del tratto autostradale, con particolare riferimento allo svincolo di Acireale

Gaetano Rizzo

08 Aprile 2025, 21:47

Traffico e disagi sulla A18

Traffico e disagi sulla A18

Tanto tuonò che piovve, avrebbe detto Socrate se si fosse trovato a dovere percorrere l’autostrada Messina-Catania, su entrambi i versi, di questi tempi, per via di lavori in corso disposti dal Consorzio autostrade siciliane, costretto dalla indifferibilità. Sul banco degli imputati il tratto dell’A18 compreso tra Giarre e Catania lungo il quale le file sono all’ordine del giorno, con disagi notevoli e inevitabili, al punto da “guadagnarsi” la ribalta dell’Ars, dinanzi alla quale l’on. Salvo Tomarchio ha presentato un’interrogazione urgente per chiedere chiarimenti e interventi immediati in merito alle condizioni del tratto autostradale, con particolare riferimento allo svincolo di Acireale.

Determinanti, in questo senso, le interlocuzioni con cittadini e amministratori del territorio interessato. Nell’atto ispettivo, l’on. Tomarchio segnala «il persistere di disagi e criticità dovuti alla inadeguata segnaletica dei lavori in corso», con particolare preoccupazione per «i restringimenti di carreggiata non adeguatamente segnalati» e «la frequente assenza di personale attivo nei cantieri», causa di rallentamenti e congestionamenti del traffico.

«La situazione – sottolinea il deputato – è particolarmente grave nei pressi dell’immissione autostradale da Acireale». A farne le spese sono soprattutto i pendolari, che subiscono ritardi nel tragitto verso il posto di lavoro e di ritorno alle proprie abitazioni. Il deputato acese chiede alla Regione, in particolare all’assessorato alle Infrastrutture, di «intervenire presso il Cas, affinché vengano chiariti tempi e modalità dei lavori in corso, con l’adozione di misure che migliorino la sicurezza e la comunicazione agli utenti. Tra le proposte avanzate quella di “valutare l’ipotesi di effettuare i lavori lontano dagli orari diurni e di punta, anche prevedendo il lavoro notturno”, oltre alla possibilità di “garantire il risarcimento per i danni subiti dai pendolari a causa dei ritardi.

E' del tutto evidente - conclude l’on. Tomarchio - che non si tratta solo di un problema di viabilità, ma di sicurezza e rispetto per chi ogni giorno si sposta per lavoro. Il Consorzio autostrade siciliane deve garantire interventi chiari, coordinati e rapidi». Il Consorzio autostrade siciliane ha fornito una spiegazione chiara ed eloquente rispetto alla “genesi” dei disagi. «Si tratta – ha osservato il dott. Franco Fazio, direttore generale dell’Ente – di lavori improcrastinabili e indifferibili, necessari al fine di procedere con la sostituzione dei guard-rail collocati sia in posizione di spartitraffico che laterale. L’intervento, disposto al fine di garantire la migliore sicurezza possibile, viene eseguito attraverso un finanziamento rilevante che fa riferimento al Fondo per lo sviluppo e la coesione e che non potevano permetterci di perdere. Entro giugno contiamo di chiudere definitivamente il cantiere in questione, ma già prima di Pasqua finiremo con i cosiddetti “laterali”. Poi, ci resterà da intervenire su alcuni sottopassi, in questo caso strutture che vanno demolite e ricostruite. Non dimentichiamo – conclude il direttore Fazio – che questo cantiere, dalla fine del 2022, quando è stato avviato, ha subito circa 230 giorni di sospensione su disposizioni di Prefettura, Polstrada e ministero competente. Il problema di fondo è che non esiste, purtroppo, una viabilità alternativa».