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300 volontari e quintali di rifiuti rimossi. Grande successo del clean up nell’ambito del progetto Matre Terra

Di Press Service |

Guanti, pinze ma anche pale, picconi e carriole. E soprattutto mani, cuore e tanta voglia di rendersi utili. L’onda di anime ecologiste che domenica 29 settembre, sin dal mattino, ha inondato i boschi di Casa della Capinera (Trecastagni – Ct) è stata travolgente. 300 persone, tra attivisti, volontari, famiglie, minori stranieri non accompagnati e operai del Comune non si sono fermati un attimo e, rispondendo all’appello lanciato dall’associazione Chiarìa nell’ambito del progetto Matre Terra, in poco più di 3 ore, hanno liberato il bosco dai quintali e quintali di rifiuti che ne deturpano la bellezza e ne avvelenano la potenza. La giornata del clean up Spazio alla bellezza – raccogliamo i rifiuti – accogliamo l’arte è stata lanciata nell’ambito del progetto Matre Terra che, promosso da Chiarìa Aps e sostenuto da Fondazione CDP, prevede la realizzazione sull’Etna di un sentiero di land art che ai rifiuti sostituirà opere d’arte dedicate alla sacralità della Natura.Una giornata di condivisione di intenti, di sorrisi nonché di forza mescolata a un po’ di rabbia per quello che a questi boschi è stato fatto, ma soprattutto di orgoglio per quello che la partecipazione e l’esercito verde è riuscito a realizzare. «Una partecipazione e un’energia incredibili! – dice Chiara Trifilò, presidente di Chiarìa Aps e project manager del progetto Matre Terra -. Eravamo circa 300 volontari, di tutte le età e provenienza! In appena tre ore é stata coperta un’area di circa cinque chilometri quadrati, liberando i boschi intorno a Casa della Capinera di quintali e quintali di rifiuti di ogni genere. Poi il pranzo condiviso, offerto dai nostri partner del Nodo e i laboratori, l’escursione gratuiti proposti da Chiarìa. Una giornata indimenticabile. Siamo grati per la risposta straordinaria ricevuta dalle associazioni e dalla cittadinanza. Siamo felici. La giornata di oggi conferma che il progetto Matre Terra risponde a un reale e profondo bisogno di partecipazione e condivisione. Da parte delle persone e delle istituzioni».A sostegno dell’esercito di volontari ci sono state le ditte che si occupano della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti nel comune di Trecastagni che, guidato dal sindaco Giuseppe Messina, in questo anno ha sposato con anima e corpo – con tanto di installazione di telecamere e giornate speciali di pulizia – il sogno di restituire bellezza a questi luoghi decantati da Giovanni Verga.Inoltre, all’appello di Chiarìa e del progetto (che vanta il supporto dell’Ente Parco e del Comune di Trecastagni), hanno risposto il Consorzio Il Nodo, WWF Sicilia Nord Orientale, Legambiente circolo etneo, Rifiuti Zero Sicilia, FederEscursionismo Sicilia, CAI sezione di Acireale e di Catania e CAI Ambiente Tutela Ambiente Montano, AIGAE, Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna, Clean Up Sicily, Pirates of Plastic, The Life Walking, Sciara Viva, Vivi il Borgo, A Casa di Momo, AGESCI Trecastagni 1 e tante famiglie e volontari di tutte le età.E mentre si continua a vigilare perché il lavoro e l’impegno di tanti non vada sprecato, l’associazione Chiarìa in questi giorni sta predisponendo il lancio del contest internazionale che permetterà di selezionare i 5 artisti che, durante una lunga residenza nei luoghi della Capinera e un lavoro di coinvolgimento della comunità locale, realizzeranno un meraviglioso sentiero di land art che ha come ispirazione la sacralità della natura (info su www.chiarìa.org).

INFO:

Ideato e presentato dall’associazione di promozione sociale Chiarìa e sostenuto da Fondazione CDP, ente no-profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti (a seguito della selezione tra i beneficiari – unico in Sicilia – del bando “Ecosistemi culturali”, promosso da Fondazione CDP per sostenere iniziative capaci di arricchire il patrimonio artistico e paesaggistico di territori dove l’offerta è carente), Matre Terra è un progetto articolato. Nell’arco di 18 mesi, opererà nell’ottica della creazione di un ecosistema culturale che integra arte, tutela dell’ambiente e cittadinanza attiva. Un progetto che, oltre alla valenza artistica di respiro internazionale (le opere eco-compatibili che verranno realizzate in loco durante le residenze artistiche, saranno selezionate da una giuria di esperti tra i progetti presentati nell’ambito di un contest internazionale), prevede il coinvolgimento attivo del territorio e della cittadinanza tra volontari, scuole, ragazzi del circuito di giustizia minorile e minori stranieri non accompagnati.Il progetto di Chiarìa Aps è uno dei 10 selezionati su ben 342 presentati per il bando Ecosistemi Culturali lanciato da Fondazione CDP a luglio 2023 con l’obiettivo di favorire iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico nei Comuni con meno di 100.000 abitanti.I partner coinvolti sono: Ente Parco dell’Etna, comune di Trecastagni, Fondazione Trecastagni Patrimonio dell’Etna, ICS Ercole Patti di Trecastagni, Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Catania (ministero di giustizia minorile), Consorzio Il Nodo e la cooperativa A Casa di Momo.

Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA