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Matre Terra, 58 progetti da tutta Europa. Giuria a lavoro per decretare i 5 che creeranno il sentiero di land art nel Parco dell'Etna

Redazione La Sicilia

31 Gennaio 2025, 15:26

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58 progetti per 65 artisti, 30 mila euro, 5 giurati al lavoro. Sono questi alcuni numeri lungo cui si dipana, in questa fase, Matre terra, il progetto - ideato e presentato dall’associazione di promozione sociale Chiarìa e sostenuto da Fondazione CDP, ente no-profit del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti – per la realizzazione del primo percorso di land art nel territorio del Parco dell’Etna che ai rifiuti andrà a sostituire installazioni artistiche ispirate alla sacralità della Natura.

Sono stati infatti 58 i progetti arrivati alla scadenza del bando (il 21 dicembre) da parte di artisti che hanno risposto, da ogni parte d’Italia e d’Europa, a questa chiamata alle arti per la realizzazione del sentiero artistico lungo il sentiero Monte Cicirello nel territorio di Trecastagni, in provincia di Catania.

58 progetti, progetti, veri e propri “Intenti di Bellezza e sacralità” che sono già al vaglio della giuria d’eccellenza che li giudicherà e che annovera: Antonio Presti, mecenate e ideatore e presidente della Fondazione Fiumara d’Arte; Chiara Trifilò, presidente di Chiarìa Aps e progettista di Matre Terra, nonché esperta di ecologia affettiva; Cristina Costanzo, storica dell’arte ed esperta di arte ambientale e processi partecipativi; Aurelia Nicolosi, critica dell’arte e gallerista nonché guida turistica specializzata in diritto universale alla fruizione artistica; Manuela Casella, antropologa e docente di antropologia della religione, specializzata nel legame tra uomo, natura e senso del sacro.

A loro il compito di selezionare i 5 progetti che sapranno meglio coniugare l’estetica, il rispetto per il genius loci e la trasmissione del messaggio ispiratore del progetto, ovvero “la sacralità della natura”. Una volta giudicati i progetti e stilata la graduatoria (che sarà comunicata a fine febbraio), i 5 vincitori si aggiudicheranno 6 mila euro e un mese e mezzo di residenza nei luoghi destinatari del progetto. Le installazioni, infatti, saranno realizzate direttamente sul posto e, nell’ottica della creazione di un ecosistema culturale che integra arte, tutela dell’ambiente e cittadinanza attiva, ci sarà il coinvolgimento attivo del territorio e della cittadinanza. Volontari, scuole, ragazzi del circuito di giustizia minorile e minori stranieri non accompagnati, infatti, daranno vita a una sesta opera collettiva dentro l'area boschiva di pertinenza di Casa della Capinera: un parco giochi naturale e inclusivo, che sappia raccontare della Grande Madre che tutti e tutte abbraccia e accoglie.

Il progetto di Chiarìa Aps è uno dei 10 selezionati su ben 342 presentati per il bando Ecosistemi Culturali lanciato da Fondazione CDP a luglio 2023 con l’obiettivo di favorire iniziative di valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico nei Comuni con meno di 100.000 abitanti. I partner coinvolti sono: Ente Parco dell'Etna, comune di Trecastagni, Fondazione Trecastagni Patrimonio dell'umanità, ICS Ercole Patti di Trecastagni, Ufficio Servizi Sociali per i Minorenni di Catania (ministero di giustizia minorile), Consorzio Il Nodo e la cooperativa A Casa di Momo.