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Omicidio Sara Campanella, Lionti e Randazzo (Uil): “Donne strappate alla vita, serve educare al rispetto già a scuola”

“Di fronte a questa continua scia di sangue le parole non bastano più, servono fatti concreti"

Di Press Service |

“Ancora donne strappate alla vita. Fermare questa strage deve essere l’impegno di tutti e tutte noi, in ogni luogo di lavoro e di vita”. Con grande sgomento e dolore lo affermano Luisella Lionti, segretaria generale della Uil Sicilia, e Mirella Randazzo, coordinatrice pari opportunità Palermo, che esprimono cordoglio e vicinanza alla famiglia di Sara Campanella, e aggiungono: “Di fronte a questa continua scia di sangue le parole non bastano più, servono fatti concreti. Quindi è giusto mobilitarsi e manifestare per innescare un cambiamento. Serve educare al rispetto delle differenze attraverso la prevenzione con campagne di informazione e sensibilizzazione nelle scuole. Prima di tutto, infatti, dobbiamo educare i nostri figli e i nostri giovani, al rispetto verso il prossimo. E poi con la formazione nei luoghi di lavoro e il sostegno affinché le donne vittime di violenza possano denunciare trovando l’aiuto necessario e senza rischiare la vita”.

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