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Coronavirus, saltano in parte i riti della Settimana Santa

Di Rossella Jannello |

Catania – «Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente… ».

È l’incipit di una delle preghiere che nell’insolita Settimana Santa che ci prepariamo a vivere quest’anno, sarà scandita in tutte le chiese. E veramente la preghiera sarà il rifugio per tutti i fedeli: in osservanza alle limitazioni imposte dal coronavirus sarà una Domenica delle Palme senza Palme, tutto spirituale sarà il Giovedì Santo visto che le chiese rimarranno chiuse e non ci sarà nessuna “visita ai Sepolcri” nella suggestione della notte e lo stesso dicasi per la Veglia Pasquale e i riti di Pasqua. È stato l’Ufficio liturgico diocesano, su incarico dell’arcivescovo, a predisporre le “Indicazioni per la celebrazione della Settimana Santa” a tutte le parrocchie con l’avvertenza che «le celebrazioni avvengano sempre a porte chiuse e nel pieno rispetto delle vigenti norme sanitarie».

Per quanto riguarda la Domenica delle Palme: «In Cattedrale, l’arcivescovo presiede la celebrazione con una breve processione all’interno della chiesa. Nelle parrocchie, venga utilizzata la terza forma del messale romano che non prevede né processione né benedizione di palme o rami di ulivo». Per il Giovedì Santo, «Sono omessi la lavanda dei piedi e l’altare della reposizione», appunto, i cosiddetti Sepolcri. Per la “Messa in Coena Domini”, tuttavia “Il Decreto della Congregazione per il Culto Divino e la disciplina dei Sacramenti autorizza la celebrazione, oltre che in cattedrale e nelle parrocchie, anche nelle rettorie, monasteri e comunità religiose. Inoltre, concede ai presbiteri la facoltà di celebrare la messa senza concorso di popolo”. I riti del Venerdì Santo «si svolgano secondo il rito prescritto nel Messale Romano; si celebra in cattedrale, nelle parrocchie, nelle rettorie, nei monasteri, nelle comunità religiose». Aggiungendo nella preghiera universale «un’intenzione particolare per il tempo che stiamo vivendo per i tribolati» che così recita fra l’altro: “Preghiamo, fratelli carissimi, Dio Padre onnipotente, perché liberi il mondo dalle sofferenze del tempo presente: allontani la pandemia, scacci la fame, doni la pace, estingua l’odio e la violenza, conceda salute agli ammalati, forza e sostegno agli operatori sanitari, speranza e conforto alle famiglie, salvezza eterna a coloro che sono morti. Dio onnipotente ed eterno, conforto di chi è nel dolore, sostegno dei tribolati, ascolta il grido dell’umanità sofferente…”.

Per i riti del Sabato Santo si prevede la celebrazione della veglia pasquale in cattedrale e nelle parrocchie. Il rito sarà quello solito, ma si ometterà la benedizione dell’acqua. Nella Domenica di Pasqua in cattedrale: l’arcivescovo “presiede la messa e a conclusione impartirà la benedizione apostolica con annessa l’indulgenza plenaria. Nelle altre comunità (parrocchie, rettorie, monasteri, comunità religiose) si celebra la messa del giorno di Pasqua con il rinnovo delle promesse battesimali”. Sarà possibile tuttavia seguire online le celebrazioni presiedute dall’arcivescovo in cattedrale: tutte quelle previste saranno trasmesse in diretta a cura dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali presumibilmente sulle pagine facebook arcidiocesi di Catania, basilica cattedrale S. Agata v.m e Prospettive e sui canali Youtube dedicati come già sta accadendo anche in queste settimane.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA