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Covid, dal governo stop ad obbligo di vaccinarsi per i sanitari: sì invece a mascherine negli ospedali

Il premier Meloni e il ministro Schillaci lo hanno ribadito nel corso di una conferenza stampa

Di Redazione |

«L'obbligo vaccinale è scaduto lo scorso giugno e sopravviveva fino a dicembre per gli operatori sanitari. Noi abbiamo deciso di anticipare all’1 novembre la fine dell’obbligo e questo ci consente di recuperare 4 mila persone ora ferme in un sistema sotto-organico». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nella conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri. "Confermiamo l’uso delle mascherine – ha poi aggiunto Meloni -, ho letto notizie di ogni genere che non corrispondevano a verità". In proposito il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha firmato l’ordinanza che proroga fino al 31  dicembre 2022 l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie ai lavoratori, agli utenti e ai visitatori nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socioassistenziali.

Il neo ministro alla Salute Orazio Schillaci ha quindi confermato l'anticipazione della caduta dell'obbligo vaccinale per i sanitari: «Questo perchè il  quadro epidemiologico è mutato, in particolare dai dati si vede che impatto su ospedali è limitato e c'è diminuzione contagi e stabilizzazione occupazione ospedali. A ciò si aggiunge la carenza del personale medico: quindi aver rimesso a lavorare questi medici non vaccinati serve a contrastare la carenza e garantire il diritto alla salute». «Se ci saranno nuove varianti siamo pronti a intervenire», ha aggiunto il ministro. «Quanto al bollettino dei dati sul Covid, i dati sono raccolti tutti i giorni ma avere una stima settimanale dà un quadro diverso. I dati non sono secretati e sono a disposizione delle autorità competenti». 

Rispetto alla eventuale riduzione della quarantena, attualmente di 5 giorni, per i soggetti positivi al Covid, «stiamo lavorando e oggi abbiamo avuto le prime riunioni scientifiche con Istituto superiore di sanità, Aifa ed esperti. Vediamo l’evoluzione del quadro epidemiologico e ogni decisione verrà presa solo nell’interesse dei pazienti». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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