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Covid, tutti i casi siciliani dal parroco di Trapani al focolaio nella Missione di Biagio Conte

Di Redazione |

PALERMO – Da un bimbo di 3 anni, tra i casi di contagio nel Ragusano, al parroco trapanese della chiesa, che è stata chiusa, San Francesco d’Assisi, in Sicilia continuano a registrarsi tanti positivi al virus. Ma il caso che in questi giorni preoccupa maggiormente è quello della Missione Speranza e Carità che fratel Biagio Conte gestisce a Palermo, dove i casi di contagio tra i senzatetto solo saliti a 37 facendo scoppiare un vero e proprio focolaio e per la quale il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci ha istituito una “zona rossa” con un’apposita ordinanza. Tra i contagiati ci sono anche due frati, che come fa sapere la stessa Missione, sono stati ricoverati all’ospedale Cervello dopo che sono risultati positivi al covid 19. Hanno un principio di polmonite.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, aveva già inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci ed indirizzata anche all’assessore regionale della salute, Ruggero Razza, al prefetto, Giuseppe Forlani e al direttore generale della Asp, Daniele Faraoni, segnalando le criticità della situazione legata al Covid-19 alla Missione Speranza e Carità. “Ho ritenuto di sollecitare tutte le istituzioni, tenuto conto delle procedure di legge che attribuiscono al Governo nazionale in via esclusiva il potere di istituire eventuali «zone rosse – ha detto Orlando -. Per quanto di sua competenza, il Comune ha organizzato di fornire viveri e pasti pronti alla Missione e da oggi, in collaborazione con Asp, la presenza dei mediatori culturali”. “La struttura – scrive Orlando – opera su quattro diverse sedi nella città, in base alla tipologia di cittadini accolti, in totale circa 900, in immobili messi a disposizione da amministrazioni pubbliche. Nei giorni scorsi sono stati segnalati 4 casi di positività al Covid-19, a seguito dei quali, le autorità sanitarie regionali, in raccordo e contatto con tutte le istituzioni locali e la Prefettura, hanno avviato una massiccia campagna di screening e tracciamento. La situazione emersa è, in particolare nella struttura più grande, che ospita circa 600 cittadini stranieri, particolarmente seria, con un tasso di positività oltre il 60% dei tamponi effettuati, aggravata dalla condizione di difficile se non impossibile rispetto distanziamento e ancor meno isolamento dei positivi asintomatici. In atto i positivi accertati sono 32 sui 50 tamponi di cui si è avuto l’esito. 

La particolare condizione di fragilità e promiscuità della situazione, aggravata dal rifiuto di lasciare la struttura per recarsi presso l’albergo Covid-19 da parte di numerosi positivi – conclude – rischia di determinare una situazione di grave rischio sanitario e sociale per l’intera comunità locale». 

Nel Palermitano, casi anche a Bagheria, dove si registrano 16 nuovi casi contagi. A renderlo noto è il sindaco, Filippo Maria Tripoli. Dei 16 casi, 7 sono ricoverati in ospedale, mentre 9 sono asintomatici e si trovano in isolamento domiciliare, seguiti dall’Azienda sanitaria provinciale e dai medici di base. I focolai dei contagiati sono complessivamente 9, non collegati tra di loro, tra cui uno, in particolare, ha una maggiore incidenza di positivi. L’Azienda sanitaria provinciale ha attivato le indagini e controlli epidemiologici e nei prossimi giorni sulla base del monitoraggio saranno effettuati i tamponi. Nelle prossime settimane il numero dei positivi potrebbe aumentare ancora in vista dell’inizio delle lezioni a scuola e dell’approssimarsi del periodo autunnale con l’arrivo dell’influenza stagionale.  

Tornando nel Ragusano, oltre al bimbo di 3 anni, è risultata positiva anche una bambina di 12 anni. Sono 11 in totale le persone poste in isolamento fiduciario. Intanto è stato dimesso uno degli anziani contagiati nella casa di riposo di Modica. Era ricoverato nell’ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa dove attualmente 5 pazienti si trovano nel reparto malattie infettive e una in Terapia intensiva. Altri due pazienti ragusani sono ancora ricoverati all’ospedale San Marco di Catania. 

Altre tre persone di Sciacca (Agrigento) sono poi risultate positive al Coronavirus. A darne notizia questa mattina è stato il sindaco Francesca Valenti. Si tratta di una famiglia che già si trovava in isolamento. Sale così a 21 il numero degli attuali positivi in città, un numero che si avvicina al record negativo di 23 dello scorso mese di aprile. Sciacca è la città con il più alto numero di contagi in provincia di Agrigento. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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