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IL CASO

La leghista “sicula” Francesca Donato prima polemizza con la figlia di un morto di Covid poi chiede scusa

L'eurodeputata: «Sul mio tweet c'è stata una polemica pretestuosa, siamo immersi in un clima d’odio»

Di Redazione |

Arrivano le scuse da parte Francesca Donato, europarlamentare siciliana della Lega (in realtà lei è riginaria di Ancona ma è sposata con u professionista siciliano e qui è stata eletta a Bruxelles), dopo le polemiche intorno ad un suo tweet che aveva provocato una dura replica di Anna Ditta, figlia di un medico siciliano di Castelvetrano deceduto a causa del Covid nell'ospedale di Marsala.

«Sul mio tweet c'è stata una polemica pretestuosa, mi scuso con la figlia del medico morto di Covid», spiega la Donato. Poi, la leghista, paladina della libertà di scelta sui vaccini e contraria al green pass, ci tiene a sottolineare come «il moralismo ipocrita di chi accusa me di non rispettare la sensibilità dei vaccinisti ad oltranza, mentre colpevolizza e infanga i morti di Covid non vaccinati marchiandoli con l’etichetta infamante di novax, evidenzia ancor più quanto siamo immersi in un clima d’odio e di propaganda a senso unico teso solo a dividere il Paese». 

Questa mattina, Donato, tramite i suoi canali social, attraverso un video postato su Facebook aveva provato a chiudere la polemica, chiarendo il suo pensiero. L’eurodeputata rivolgendosi alla Ditta, la figlia del medico deceduto di Covid a 64 anni nonostante la doppia dose di vaccino, ha scritto: «Non intendevo affatto offendere lei né la sua famiglia e tantomeno speculare sulla perdita di suo padre. Ero scettica rispetto al fatto che nel momento del lutto ci teneste a consigliare il vaccino a tutti».

Donato ha poi cancellato il tweet incriminato: «Ieri su un mio tweet è stata gonfiata una polemica pretestuosa. Ho affermato che mi sembrava credibile quanto una barzelletta che di fronte al lutto familiare la figlia trovasse tempo e voglia di occuparsi della strategia vaccinale. Ho erroneamente attribuito quelle parole ad una iniziativa del giornalista».

Infine la chiusura della polemica: «Penso che tutti i morti vadano sempre rispettati e lasciati riposare senza essere usati come strumenti di una tesi o del suo opposto» ha scandito la deputata europea del Carroccio. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA