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L’infettivologo: «Ancora la Sicilia non desta allarme, se osserviamo i divieti i contagi saranno contenuti»

Di Redazione |

PALERMO – «La Sicilia sta reggendo bene, la situazione negli ospedali non desta allarme. Mantenendo il distanziamento sociale e attenendosi con scrupolo alle prescrizioni, nell’Isola il numero dei contagi sarà contenuto». Lo dice Tullio Prestileo, infettivologo dell’ospedale Civico di Palermo.

«Quando il presidente della Regione insiste sulla necessità di isolare la Sicilia, ha ragione e quanto accaduto in nottata a Messina è grave: i numeri di contagi registrati nella città dello Stretto sono percentualmente alti rispetto ad aree più popolose della Sicilia. La vicenda della casa di riposo di Villafrati, dove una donna proveniente da Milano è andata a trovare un parente, contagiando gli ospiti, dimostra ulteriormente che bisogna attenersi con scrupolo ai divieti», aggiunge.

Prestileo spiega che «73 mila casi studiati in Cina ci danno ormai la certezza che il virus arrivato al Nord è diverso e potrebbe trattarsi di quello tedesco, a sua volta mutato».

Alla domanda sul perché i decessi in Germania siano nettamente inferiore rispetto all’Italia, Prestileo ritiene che “probabilmente i numeri tedeschi andrebbero emendati: ricordo che i 90 mila casi di “strana influenza” segnalati un paio di mesi fa dalle autorità tedesche, quando ancora non era scoppiata l’epidemia, potrebbero riguardare pazienti affetti da coronavirus». (ANSA).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA