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A Catania flop Open day: pochi negli hub. I non vaccinati non cambiano idea

Gli esperti temono che a causa della gran mole di persone non vaccinate, ad ottobre gli ospedali potrebbero ritrovarsi ad affrontare quella che ormai in molti come una sicura terza ondata

Di Redazione |

E' slittata a oggi la riunione dei direttori generali delle aziende ospedaliere per fare il punto della situazione e rivedere l'assegnazione dei posti letto Covid nei ripartiti, alla luce del minore impatto della pandemia sugli ospedali anche se i positivi ad arrivare nei Ps sono in numero ormai molto ridotto. Luglio, agosto e forse settembre dovrebbe trascorrere con un andamento positivo, ma gli esperti temono che a causa della gran mole di persone non vaccinate, ad ottobre gli ospedali potrebbero ritrovarsi ad affrontare quella che ormai in molti come una sicura terza ondata.

«Quello che la gente non ha capito è che il virus circola ancora – ha spiegato Sandro Distefano, primario Utir e della Pneumologia Covid – Hanno archiviato il Covid e pensare che tutto stia per finire. In ospedale, però, non arrivare ad arrivare positivi e sono tutti vaccinati». Intanto continua il fiasco degli open day organizzati per invogliare le persone a farsi vaccinare. L'ultimo, voluto dalla Regione, si concluderà domani, ma i numeri di domenica sono stati deludenti. Nell'hub di Acireale sono state registrate soltanto 150 persone che sono andate per vaccinarsi. Qualche centiaio anche all'Hub di San Giuseppe la Rena. Ieri è andata un po' meglio (poco più di 900 le dosi somministrate in via Forcile), ma visto e considerato che i non vaccinati apparirebbero nella nostra provincia oltre 500mila evidente che continuare a puntare sugli hub diventa inutile e registra solo uno spreco di soldi pubblici.

Si è pensato di procedere con squadre di vaccinatori di prossimità che a partire da questa settimana raggiungere i paesi della provincia e procedere a vaccinare soprattutto i fragili, quella fascia di età che va dai sessant'anni in su. Ma anche questa potrebbe essere una operazione dagli scarsi risultati. Perché chi non vuole vaccinarsi e magari è convinto che stare in casa da solo lo tutela si risponderà all'appello dei sindaci, ma soprattutto la sua porta davanti a perfetto sconosciuto magari bardato con una tuta bianca e occhialini. L'unica speranza per ottenere qualche risultato potrebbe venire dai medici di famiglia che possono essere l'ultima prima linea per convincere i più riottosi a lasciarsi vaccinare.

E' una corsa contro il tempo perché soltanto nella fascia over 60 in sù  i non vaccinati in tutta la provincia sarebbero ancora circa 100mila. Sino a ieri gli esperti infettivoli hanno messo in guardia i cittadini che non si sono vaccinati dal pensare di essere ormai immuni da conseguenze. Anzi sono proprio queste persone a rischiare brutte conseguenze di salute se la variante Delta, come ormai sembra evidente, diventerà dominante anche nella nostra isola da qui all'autunno. Il primario Iacobello è stato molto categorico. «Con questi numeri la terza ondata non sarà evitabile. Temo che ne avremo spiacevoli conseguenze». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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