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Corsa al tampone fai da te, se ne vendono 10mila al giorno

Federfarma: "La richiesta è aumentata anche a causa delle lunghe code per eseguire i tamponi rapidi in farmacia"

Di Redazione |

 Cresce in Italia il consumo, fino ad oggi basso, dei test fai da te per l’autodiagnosi dell’infezione da Sars-Cov-2.  «La richiesta è aumentata in modo esponenziale durante le vacanze natalizie, anche a causa delle lunghe code per eseguire i tamponi rapidi in farmacia, tanto che oggi se ne vendono in media oltre 10.000 al giorno». A spiegarlo  è Antonello Mirone, presidente di Federfarma Servizi, l’Associazione che rappresenta le aziende di distribuzione intermedia del farmaco dei titolari di farmacia. 

 «Spesso – prosegue – l’utente che presenta un raffreddore e vuol verificare che non si tratti di qualcosa di più grave, prova sfiducia davanti alla fila e ricorre agli autotest antigenici. E’ difficile fare stime precise perché alcuni farmacisti si riforniscono direttamente dai produttori. Ma, in pochi giorni, siamo passati da numeri inizialmente molto bassi alla vendita di circa 10.000 pezzi al giorno di auto test, tra quelli antigenici effettuati con la saliva e quelli sierologici che utilizzano una goccia di sangue». Questa «impennata ha portato a una momentanea carenza in alcuni punti, ma il principale fornitore ha provveduto a aumentare le forniture. Non ci sono invece problemi di carenze per i tamponi rapidi effettuati dal farmacista». 

 E’ importante ricordare che i test fai da te, oltre a esser meno affidabili nell’individuare il virus, non permettono la tracciabilità del caso. «Questo rappresenta un problema. Possono essere un primo screening ma – conclude Mirone – qualora il risultato sia positivo è importante la conferma con il tampone antigenico rapido e, qualora anche questo fosse positivo, confermare la diagnosi con il molecolare».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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