Notizie Locali


SEZIONI
Catania 21°

La pandemia

Covid, l’allarme del fisico: «A Natale rischiamo di avere 30 mila casi in un giorno»

Le stime di Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook Coronavirus-Dati e analisi scientifiche. Ma l'unica vera arma è il vaccino

Di Enrica Battifoglia |

La curva dell’epidemia di Covid-19 in Italia sta salendo più rapidamente, con un tempo di raddoppio che si è ridotto da 20 a 14 giorni circa e per Natale potrebbe portare ad un numero di casi compreso fra 25.000 e 30.000, secondo le stime del fisico Giorgio Sestili, fondatore della pagina Facebook Coronavirus-Dati e analisi scientifiche. Non vede una soluzione facile all’orizzonte nemmeno l’immunologo Anthony Fauci, consigliere per la pandemia del presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

«Sebbene ci stiamo avvicinando al termine del secondo anno dell’epidemia di Covid-19, la fine di questa crisi globale sanitaria è ancora lontana, e rimangono sfide importanti». Per Guido Rasi, consulente del Commissario all’emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo, il Natale 2021 potrebbe essere migliore di quello 2020, ma non sarà normale. 

I dati del ministero della Salute fotografano una situazione sostanzialmente stabile rispetto a quella del giorno precedente, con un numero di nuovi casi positivi passato in 24 ore da 8.516 a 8.544. Sono stati individuati con 540.371 test, fra molecolari e antigenici rapidi, contro i 498.935 del giorno prima. Il tasso di positività è così passato dall’1,7% all’1,6%. Facendo il rapporto fra i casi positivi e i soli tamponi molecolari il tasso di positività è del 5,6%, secondo il sito CovidTrends. I decessi registrati in un giorno sono stati 53, contro i 68 di 24 ore prima.

Per quanto riguarda i ricoveri, si continua a osservare una crescita di tipo lineare che, come di consueto, segue a distanza di circa due settimane l’andamento dei casi. I pazienti ricoverati nelle terapie intensive sono complessivamente 453, ossia 8 in più rispetto in 24 ore nel saldo tra entrate e uscite; gli ingressi giornalieri sono stati 39 contro i 37 del giorno precedente. Nei reparti ordinari i ricoverati sono 3.597, ovvero 72 in più in 24 ore. 

 Per quanto riguarda le regioni, sono tre a superare la quota mille nell’incremento giornaliero dei casi: sono la Lombardia, con 1.237, Veneto (1.125) e Lazio (1.125); seguono Campania (830), Emilia Romagna (682), Friuli Venezia Giulia (524) e Piemonte (483). 

E’ stabile anche l’indice di contagio, ma comunque superiore a 1: il Covindex, il parametro sovrapponibile all’indice Rt e aggiornato sulla base del rapporto fra nuovi casi positivi e tamponi, è ancora 1,23. Questo significa che l’epidemia continua a crescere e che la situazione va considerata con grande attenzione. «Nell’ultima settimana si è abbassato il tempo di raddoppio dei casi, che adesso è di circa 14 giorni. Questo significa – ha rilevato Sestili – che a fine novembre potemmo avere circa 15.000 casi e per Natale intorno a 30.000 casi». Si tratta di una stima e, ha precisato, «come ogni stima ha dei margini di errore, ma al momento è plausibile».

Naturalmente, ha proseguito, «vanno considerate tutte le variabili del caso, in quanto eventuali misure di contenimento potrebbero limitare la crescita dell’epidemia, ma è anche possibile che l’epidemia progredisca più velocemente perché siamo ancora in una fase di espansione e sembra che il tasso di crescita stia aumentando nel tempo». 

Anche secondo Rasi «siamo molto a rischio» e «in un equilibrio molto precario», ma «se saremo molto disciplinati in questo mese che rimane, potremo avere un Natale migliore di quello dell’anno scorso, ma normale direi di no». 

 Quello che è certo per Fauci, è che la soluzione della pandemia non è nelle mani di un solo Paese: «Nonostante gli impressionanti successi dal punto di vista scientifico nello sviluppare rapidamente numerosi vaccini sicuri ed efficaci – ha detto – la loro distribuzione, come anche quella delle varie cure, non è stata uguale in tutto il pianeta». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA