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Covid, la curva dei contagi torna a salire in Italia e in Europa

L’aumento dei casi è probabilmente dovuto alla circolazione della variante Delta, che ovunque si prepara a prendere il sopravvento sulla variante Alfa

Di Redazione |

Torna a salire la curva dei contagi da virus SarsCoV2 in Italia e in altri 9 Paesi europei, è una crescita che nella maggior parte dei casi è di tipo lineare e che nel nostro Paese ha cominciato a dare alcuni segnali negli ultimi cinque giorni, dopo che per altri cinque era stata in stasi. Se le stime degli esperti indicano che sta avvenendo quanto si cominciava a temere da tempo, i numeri dell’epidemia restano bassi, ottimali per riprendere il tracciamento e per fare il sequenziamento, ossia le contromisure che, con i vaccini, permetterebbe di bloccare la diffusione del virus. 

L’aumento dei casi, in Italia come in Europa, è probabilmente dovuto alla circolazione della variante Delta, che ovunque si prepara a prendere il sopravvento sulla variante Alfa, attualmente la più diffusa. In Italia il sorpasso potrebbe avvenire e metà luglio, secondo le stime del matematico Giovanni Sebastiani, dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Piconè del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac). Saranno invece i dati della settimana in corso, ha detto ancora Sebastiani, a confermare la tendenza all’aumento appena riscontrata. «I dati di questa settimana – ha rilevato – saranno utili per capire se si tratta degli aumenti osservati da tre settimane in decine di province italiane, che si sono rivelati transitori e tipici di focolai circoscritti, o se invece si tratta di una vera e propria ripresa della diffusione non circoscritta».  Sorvegliate speciali sono cinque province che negli ultimi sette giorni «mostrano un trend di crescita lineare dell’incidenza, con consistenti valori medi del tasso di aumento settimanale», ha proseguito il matematico riferendosi alle province di Napoli, Lodi, Verona, Caltanissetta, e Ascoli Piceno. 

 Sempre nell’ultima settimana, osserva il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), i casi di Covid-19 sono aumentati più del previsto in Belgio, Danimarca, Finlandia, Grecia, Irlanda, Norvegia, Portogallo, Regno Unito e Spagna, mentre per i decessi la variazione rispetto alle attese è molto più contenuta. In particolare, secondo le stime del centro previsionale Covid dell’Ecdc, tra il 26 giugno e il 3 luglio in Spagna avrebbero dovuto esserci 21.743 casi, invece ce ne sono stati oltre il doppio, 51.405. In Italia, 5.222 invece di 3.909. In Belgio, le previsioni dell’Ecdc davano per la stessa settimana 1.960 nuovi casi, ce ne sono stati oltre 4.000. 

In Italia, intanto, l’aggiornamento del ministero della Salute segnala che nelle ultime 24 ore i nuovi casi positivi sono stati 480, contro gli 808 del giorno precedente. Sono stati identificati per mezzo di 74.649 test, fra tamponi molecolari e antigenici, contro i 141.640. Il tasso di positività è allo 0,6%, sostanzialmente stabile rispetto allo 0,57% di 24 ore prima. In calo di 6 unità i ricoverati per Covid-19 in terapia intensiva, con 2 nuovi ingressi giornalieri contro i 7 del giorno prima. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 1.337, in calo di 27 unità in 24 ore. I decessi sono stati 31 (12 il giorno prima), ma il ministero avverte che 10 sui 16 della Campania si riferiscono al periodo dicembre-giugno scorsi, secondo e che in Toscana 4 su 8 si riferiscono anch’essi a periodi pregressi non meglio specificati. I numeri dell’epidemia di Covid-19 in Italia sono sostanzialmente bassi, quindi, per agire adesso con misure che permettano di contenere la diffusione del virus. «Si sta verificando quello che ci si immaginava: se una variante più contagiosa inizia a diffondersi ed è destinata a diventare predominante, è normale che i casi aumentino», ha osservato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. «Se le Regioni effettuano il tracciamento, fanno il sequenziamento e se si proteggono anziani e fragili con due dosi di vaccino noi vedremo un aumento dei contagi nelle prossime settimane, ma non di ricoveri e decessi».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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