Notizie Locali


SEZIONI
°

Il commento

Covid, se la scienza è un optional

Le considerazioni del neuropsichiatra Roberto Cafiso sul non rispetto delle regole per evitare il contagio

Di Roberto Cafiso |

In primavera, quando si marciava verso una vaccinazione di massa con le 500mila dosi al giorno promesse dal generale Figliuolo, c'era già chi si aspettava la quarta ondata di contagi ed era per questo considerato un menagramo. Voglia di normalità e ripresa dell'economia le parole d'ordine. E poi l'estate anche l'anno prima aveva fiaccato il virus. Figuriamoci questa, tra il gran caldo previsto e il vaccino. Invece la quarta ondata si sta verificando perché l'allentamento delle misure di sicurezza (mascherine e distanziamento) hanno dimostrato due cose: che il virus vuole sopravvivere ad ogni costo. E muta, si adatta. Gli esseri umani pretendono di vivere come gli va. Per diritto naturale. E non rispettano le regole. E si ammalano. E in questo caleidoscopio di teorie della mente abbiamo scoperto che diverse nazioni occidentali, tra cui l'Italia, restano in fondo, genuflesse alle pulsioni del cervello sottocorticale, privilegiandolo rispetto al ragionamento ed alla processazione dei fatti tipici del lobo frontale. 

Siamo ancora, dopo migliaia e migliaia di anni, la società del sistema limbico, quella del principio del piacere che tra l'altro nasconde la propria vera indole con argomentazioni di risulta tra fake news e motori di ricerca di comodo. Le tesi che danno dignità alle nostre paure. Non solo: abbiamo toccato con mano che siamo allergici al rispetto delle regole e che quando uno Stato in emergenza non riesce a farsi seguire quello è uno Stato non autorevole.

I no vax ei profeti delle teorie complottistiche sul virus hanno di fatto dimostrato la simmetria di chiunque con gli addetti ai lavori più qualificati del mondo. E la Scienza è diventata un optional risibile verso cui ciascuno può dire la propria impunemente, appellandosi ai diritti di autodeterminazione e libertà personale, ma dimenticando che nella criticità sociale, qual è una pandemia, il principio di aderenza alle norme da parte dei cittadini è alla base della sicurezza generale e del rispetto degli altri. Ciò che la maggior parte ha osservato da maggio in poi è la “caduta delle maschere”, che non è una riscrittura teatrale sul mito degli Atridi sul tema di Elettra di Sofocle, ma l'autoconsegna al virus perché più che il vaccino o ad esso poterono le precauzioni gettate in aria, tanto qualcun altro intanto si vaccinava e, scaricato il green pass, si avvertiva immuni dal contagio. Da qui la ripresa del virus che adesso attacca giovani e non vaccinati, ma coloro che si hanno deciso di disinteressarsi dei dispositivi di protezione anti Covid.  

La Sicilia gialla. Forse rossa. No, ancora bianca… ma abbiamo una quantità di contagi elevati, tra più alti d'Italia. Ma adesso non conta più il numero degli infetti ma i posti letto disponibili per trattare le complicanze. Un bell'artificio italiano. E intanto alcuni poliziotti non possono accedere alle mense perché no vax. E via le diatribe. E l'Ordine dei medici di Siracusa sospende 46 iscritti per lo stesso motivo. Quis custodet ipsos custodes ? Ma ancora dibattiamo se sia giusto o sbagliato. Il nostro sistema limbico non riesce a comprendere che è ancora emergenza e che la polemica va sacrificata al senso di responsabilità, che tuttavia è una funzione, ahimè, del ragionamento.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

Di più su questi argomenti: