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IL CASO

Dal manager all’avvocato, tra i siciliani bloccati a Messina perché senza green pass

Sono diversi i casi di persone ferme sullo Stretto, forse anche loro costretti a rivolgersi alla magistratura per passare

Di Redazione |

L'obbligo di Green pass rafforzato per prendere il traghetto per entrare o per uscire dalla Sicilia – entrato in vigore lo scorso 10 gennaio, continua a dare problemi dopo il caso dell'agente di commercio che ha dovuto chiedere addirittura un'autorizzazione al Tribunale per far rientro nella sua Palermo. Il sindaco di Messina Cateno De Luca continua a protestare e a chiedere una deroga al governo nazionale che secondo il primo cittadino peloritano sta sequestrando i siciliani.

E in effetti sono diversi i casi di persone che sono rimaste bloccate sullo Stretto. E che a questo punto anche loro stanno pensando di rivolgersi alla magistratura per avere riconosciuto il diritto di spostarsi nel territorio nazionale, come avviene per gli abitanti delle altre regioni.  

E' il caso di Fabio Laccisaglia, amministratore di azienda, e in fila per imbarcarsi sul traghetto ma rimasto bloccato a Messina perché non in possesso del super Green pass. «In questo momento sono un po' frastornato – dice – adesso mi consulto con i legali perché c'è stato il caso dell’agente di commercio di Palermo Fabio Messina che è riuscito a passare per necessità. Non sono vaccinato, ma sono disposto a fare il tampone per attraversare lo Stretto».

«Sono di Gela, amministro una azienda in Friuli, devo andare lì per lavoro», ah spiegato Laccisaglia. «C'è una legge che è al di sopra di tutto e che è la Costituzione e non mi sembra che ponga divieti di circolazione – afferma – Si configura anche un reato perché mi sento sequestrato. Dovrò fare un’azione legale per riuscire a passare». 

C'è anche il caso del legale che si è appena vaccinato e non ha ancora il Green Pass rafforzato. E' l’avvocato Pietro Ruggeri, anche lui fermo agli imbarcaderi di Messina nella speranza di passare. «Mi sono vaccinato ieri – ha affermato -, ho fatto la prima dose perché dovevo prendere il traghetto per andare in studio a Milano e svolgere la mia attività. Ho udienza il 20 gennaio e la mia assenza non sarà giustificata perché non ho il Green pass. Io il vaccino l’ho fatto, aspetto il Green pass però questo arriverà tra 15 giorni, quindi nel frattempo sono bloccato qui. Non potrò recarmi a lavoro. Per me sarà un grosso problema».

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