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Donati gli organi del 50enne morto a Bari dopo vaccino J&J

L'esame anatomo-patologico che avrà l’obiettivo di accertare l’eventuale nesso causale tra il vaccino e la trombosi e se eventuali patologie pregresse possano averla favorita

Di Redazione |

Sono stati donati gli organi del 54enne Alessandro Cocco, morto ieri pomeriggio per una trombosi venosa periferica verificatasi alcuni giorni dopo la somministrazione del vaccino anti-Covid J&J. Dopo aver ricevuto l'assenso alla donazione da parte dei familiari, nel Policlinico di Bari sono stati prelevati cuore, fegato, reni e cornee. 

 Il Centro regionale trapianti ha messo in moto la procedura nazionale e le equipe chirurgiche sono arrivate da Udine e da Palermo per il prelievo degli organi, che è avvenuto con la collaborazione multidisciplinare delle equipe delle unità operative di anestesia e rianimazione, di oculistica e del centro trapianti fegato-rene del Policlinico. Le cornee, come da protocollo nazionale, sono andate alla Banca degli occhi di Mestre. Dopo l’espianto è stato eseguito anche un riscontro diagnostico nell’istituto di medicina legale del Policlinico. Il professor Francesco Introna ha coordinato l’esame anatomo-patologico che avrà l’obiettivo di accertare l’eventuale nesso causale tra il vaccino e la trombosi e se eventuali patologie pregresse possano averla favorita. L’uomo era stato vaccinato il 26 maggio. Alcuni giorni dopo, a seguito di un malore, era andato in un ospedale della provincia dove gli è stata prescritta una terapia farmacologica con diagnosi di «trombosi venosa periferica». Il 12 giugno è stato ricoverato in terapia intensiva al Policlinico e ieri è morto. Il caso è stato subito segnalato all’Aifa.   

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