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la lotta al virus

In Austria lockdown per i non vaccinati (e obbligo dal febbraio 2022), ma in Italia è una strada percorribile?

Austria travolta della quarta ondata ha messo in cantiere misure straordinarie. Ma il problema è la scarsa copertura vaccinale di appena il 64% (da noi è del 77%): «Colpa delle forze politiche contrarie» tuona il cancelliere Alexander Schallenberg

Di Redazione |

Il governatore del Land Tirolo Guenther Platter ha annunciato che «dal primo febbraio scatterà l' obbligo vaccinale: solo così usciremo dal circolo vizioso». «Nonostante mesi di impegno non siamo riusciti a convincere abbastanza gente a farsi vaccinare», si è rammaricato il cancelliere Alexander Schallenberg. «Ci sono troppe forze politiche che ci vanno contro», ha aggiunto parlando di un «attentato al sistema sanitario».

Platter, che attualmente presiede la conferenza dei governatori austriaci, ha sottolineato l'importanza che governo e Laender ora «si muovano nella stessa direzione». «Solo assieme alla popolazione possiamo evitare la quinta ondata», ha aggiunto il presidente del Land Tirolo.  Nelle scuole austriache torna l’obbligo di mascherina. I bambini potranno comunque restare a casa anche senza certificato medico e riceveranno «pacchetti per lo studio».

Ma comunque sia il governo austriaco ha già deciso di introdurre un nuovo lockdown da lunedì prossimo. La misura durerà almeno dieci giorni, ma sarà estendibile fino al 13 dicembre, e potrebbe durare anche di più per le persone non vaccinate. Lunedì scorso, il governo aveva deciso per un lockdown selettivo, rivolto solo alle persone non vaccinate, ma la situazione epidemiologica in continuo peggioramento ha spinto il governo ad agire. Negli ultimi sette giorni, in Austria si sono registrati in media 12.616 casi al giorno, circa 1.395 ogni milione di abitanti. Per fare un paragone, in Italia si è registrata una media di circa 8.350 casi al giorno, pari a 138,3 per ogni milione di abitanti, un tasso di incidenza di circa dieci volte inferiore a quello austriaco. La differente copertura vaccinale ha costituito un fattore decisivo. L'Austria ha vaccinato il 64% della popolazione, contro il 77% dell’Italia. Ecco perché, al più tardi da febbraio, potrebbe essere introdotto l’obbligo di vaccinazione per tutta la popolazione.  Nelle settimane precedenti era stato introdotto l’obbligo di presentare un certificato di avvenuta vaccinazione o guarigione per entrare nei locali, uno strumento simile al nostro Green Pass. Il cancelliere Alexander Schallenberg, al governo da un mese, ha detto che queste misure hanno iniziato a fare la differenza, ma che "non hanno convinto abbastanza" le persone a farsi vaccinare. "Nessuno vuole un lockdown, è uno strumento aggressivo – ha affermato il ministro della salute Wolfgang Mucksteina – Ma è lo strumento più efficace che abbiamo a disposizione". L'Austria sarà così il primo paese europeo a tornare in lockdown dall’estate. Dal prossimo lunedì, quindi, in Austria sarà possibile circolare solo per motivi di lavoro,di salute, per fare la spesa o fare esercizio fisico. Le scuole rimarranno aperte, con la possibilità di didattica a distanza.

In Italia è possibile un lockdown selettivo solo per i non vaccinati? Secondo il governatore del Veneto no. «Nella riunione di ieri della conferenza delle Regioni non si è parlato di modello Austria. A mio avviso, però, stante oggi la Costituzione e il Paese che siamo, pensare di fare un lockdown per i non vaccinati non ci si riesce. Per me non è praticabile dal punto di vista giuridico».  Così il governatore Luca Zaia sulle ipotesi di chiusure e restrizioni differenziate per le persone che rifiutano la vaccinazione Covid. «Al di là di questo, – ha aggiunto – se c'è qualcuno convinto e vuol tentare di farlo in autonomia lo può fare. Immagino, per un fatto pratico, che sia un’avventura che poi non si concretizza». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA