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La variante Omicron, l’allerta è alta ma in Sicilia non crescono i ricoveri

L'assessore alla Salute Ruggero Razza ha parlato a margine della Giornata Mondiale contro l'Aids: «Siamo pronti, è più contagiosa ma non è detto che abbia un tasso di mortalità maggiore»

Di Redazione |

«Ci prepariamo alla variante Omicron soprattutto con una informazione consapevole perché di questa variante ancora si sa pochissimo. Quello che si sa è che potrebbe non essere più contagiosa o più grave e potrebbe non avere una incidenza di mortalità superiore».

Lo ha detto l'assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, a margine della presentazione, a Catania, del programma delle iniziative per la Giornata mondiale contro l’Aids.

«Noi lavoreremo – ha aggiunto Razza – su maggiori controlli, sull'utilizzo dei tamponi molecolari, amplificheremo le nostre attività di sequenziamento dei cinque laboratori che riguardano la Regione e si cercherà di controllare ancora più capillarmente il territorio attraverso una attività di contact tracing molto precisa. Dobbiamo essere tutti collaborativi e per questo una delle iniziative è legata alla volontaria sottomissione al tampone molecolare per coloro che sono state nelle aree di maggiore crisi. Chiederemo – ha annunciato Razza – a tutti coloro che sono stati in quel Continente o nei Paesi maggiormente a rischio di sottoporsi ad uno screening con un tampone molecolare». 

«L'incremento dei casi dei Covid- 19 in Sicilia – ha aggiunto l'assessore alla Salute – per fortuna non corrisponde ad un progressivo incremento delle ospedalizzazioni ed è il segnale migliore a chi pensa che il vaccino non sia una cosa utile perché il vaccino invece ci ha consentito, e lo dicono i numeri, di abbassare i maniera fortissima il numero delle ospedalizzazioni».   

«Il mio appello – ha aggiunto – continua ad essere quello alla terza dose perché si ha diritto trascorsi cinque mesi dalla seconda – ed in Sicilia assistiamo ad una crescita progressiva delle terze dosi – ma soprattutto alla prima dose perché ancora non l’ha fatta».   

«Io non so se il super Green pass e tutti questi espedienti saranno utili a fare crescere le prima vaccinazioni – ha osservato Razza – ma è importante che i cittadini se se convincano e che si diffonda una informazione corretta. Basterebbe andare su Internet e vedere quanti erano i ricoveri in terapia intensiva un anno fa e scoprire che il vaccino è stato non solo una scoperta della Scienza ma anche l’occasione per tornare alla vita».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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