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LA LOTTA AL COVID

Super Green Pass attivo dal 6 dicembre: tutte le anticipazioni della cabina di regia

Ecco l'orientamento del governo che nel pomeriggio si riunirà nel Consiglio dei ministri dopo il confronto con le Regioni e varerà le nuove misure

Di Redazione |

Il Super Green pass, con le nuove regole per rallentare il contagio da Covid e le limitazioni per i non vaccinati, dovrebbe entrare in vigore dal 6 dicembre. Lo si apprende da diverse fonti di governo al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi. La data potrebbe però ancora cambiare: l'orientamento dovrà essere confermato poi dal Consiglio dei ministri, dopo il confronto con le Regioni che è appena cominciato.  Ma vediamo tutte le anticipazioni che sono uscite al termine della cabine di regia di questa mattina.

Il «super» Green pass, valido solo per chi sia vaccinato o guarito dal Covid, dovrebbe entrare in vigore già dalla zona bianca secondo l’orientamento emerso in cabina di regia, riferiscono diverse fonti, e sempre secondo anticipazioni da confermare, dovrebbe valere solo per il periodo delle feste natalizie e dunque circa un mese a partire dal 6 dicembre. E’ quanto avrebbe spiegato il governo nella riunione con Regioni, Province e Comuni sottolineando però che la data non è ancora decisa, dipenderà dall’andamento della curva epidemiologica e sarà oggetto di discussione in Consiglio dei ministri. In zona gialla e arancione, invece, dovrebbe rimanere anche oltre la fine delle festività. La validità del green pass scende da 12 a nove mesi. Saranno intensificati i controlli sul Green pass. Alla stretta per i non vaccinati o guariti, corrisponderà un più generale irrigidimento dei controlli. 

Il super green pass verrà richiesto anche dalle strutture alberghiere. Ai turisti che soggiornano verrà dunque chiesto di mostrare il passaporto vaccinale, misura che finora non era prevista.

Per gli under 12 non ci sarà obbligo di green pass, nemmeno quando arriverà i via libera alla vaccinazione per bambini e ragazzi tra i 5 e gli 11 anni. Nel corso della cabina di regia sarebbe stato esclusa ogni ipotesi di estensione della certificazione verde in questo senso. 

Dovrebbe essere esteso anche ai trasporti regionali e interregionali l’obbligo di Green pass o tampone per salire a bordo. Oggi l’obbligo vale solo per i viaggi a lunga percorrenza ma si sta valutando di allargarlo, anche se la discussione su questo punto sarebbe ancora in corso. Una riflessione sarebbe stata fatta anche sul trasporto urbano ma sembra difficile l’introduzione dell’obbligo per un problema di controlli.

Resta in vigore il sistema dei colori in aree bianca, gialla, arancione e rossa, varata dal secondo governo Conte per decidere il tenore delle strette necessarie per arginare la pandemia. Ma la stretta sui no vax -con l’obbligo del super green pass per accedere alle attività ludiche e ricreative- dovrebbe arrivare sull'intero territorio italiano, senza distinzioni per aree di colore, dunque come detto già in zona bianca. 

Non scatteranno più le chiusure delle attività nelle regioni in zona gialla o arancione, ma gli accessi saranno limitati ai soli possessori del Super Green pass, quindi i non vaccinati o guariti dal Covid saranno limitati nell’accesso al bar, ristorante o in palestra e avranno limitazioni anche negli spostamenti. L’obiettivo – spiegano fonti governative – è tenere aperte il più possibile le attività. 

Il sistema dei colori resta legato a strette ancor più incisive, laddove l’incidenza del virus e la situazione ospedaliera lo richiedessero. Gli amministratori locali, riferiscono inoltre fonti presenti alla cabina di regia tra il premier Mario Draghi e i capi delegazione delle forze di maggioranza, dovrebbero essere messi nelle condizioni di poter decidere anche lockdown circoscritti, a livello territoriale. La parola ultima spetterà comunque al Cdm che si riunirà nel pomeriggio, dopo l’incontro tra governo e regioni sulle nuove misure anti-Covid. 

Si registra però una divisione forte, tra le forze di maggioranza, sulle eventuali chiusure da adottare in zona rossa. In particolare, Lega e Fi sarebbero per mantenere tutto aperto, compresi bar e ristoranti, anche nelle aree più critiche, facendo scattare di fatto il lockdown solo per i no vax. Al contrario, le altre forze di maggioranza sarebbero favorevoli alla previsione di chiusure generalizzate in caso di situazioni più critiche, ovvero rosse per incidenza del virus e per via dei sistemi ospedalieri in affanno. Il nodo verrà sciolto in Cdm.

 Non dovrebbe arrivare alcuna stretta sull'uso di mascherine: l’obbligo di tenerle al chiuso resta, mentre si dovrebbe restare liberi di non indossarle all’aperto in zona bianca. Ma secondo alcune fonti in zona gialla potrebbe anch scattare l’obbligo di mascherina all’aperto e non saranno fatte eccezioni per i vaccinati o guariti dal Covid. 

L’obbligo di vaccino scatterà anche per gli insegnanti e le forze dell’ordine, mentre sarà confermato per personale sanitario e delle rsa, con estensione alla terza dose.

 La riunione del Consiglio dei ministri per approvare il decreto con le nuove misure è prevista alle 15.30.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA