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LA PANDEMIA

Tifo e covid: appelli e ordinanze. Ma il rischio focolai resta alto

Con i contagi che sono già tornati ad aumentare, si temono bombe epidemiologiche create da assembramenti dei supporter

Di Redazione |

Sostenere la Nazionale con la mascherina in piazza. O almeno in quelle dove sarà consentito tifare. In vista della finalissima degli Europei di domani sera contro l’Inghilterra, il Paese è diviso tra la voglia di sognare le notti magiche e il rischio di bombe epidemiologiche create da assembramenti dei supporter in vari luoghi d’Italia.

In Sicilia la questione è affrontata in ordine sparso. A Palermo il sindaco Orlando ha emesso un'ordinanza che vieta i maxi schermi all’aperto ma ha spiegato che «ovviamente qualunque ordinanza rischia di essere inutile se non c'è senso di responsabilità da parte della cittadinanza». Senso di responsabilità a cui invece si è affidato per esempio il sindaco di Catania, dove l'Amministrazione ha autorizzato i maxi schermi nei locali all'aperto purché il maxischermo sia all'interno del suolo pubblico concesso al locale e rivolto verso l'interno, in modo che sulla strada non si creino assembramenti.

Sono comunque sparsi in tutta la Sicilia tanti piccoli e grandi maxischermi anche pubblici per permettere di assistere alla partita e tifare per la Nazionale. 

Un invito alla cautela per domenica è arrivato innanzitutto dal ministro per la Salute, Roberto Speranza: «Tifiamo Italia ma attenzione, va usata la mascherina in ogni situazione, anche all’aperto, in cui c'è il rischio di assembramenti e di non tenere almeno un metro di distanza», spiega. E il difensore azzurro, Leonardo Bonucci, lancia un appello ai tifosi, invitando i ragazzi a festeggiare nel rispetto di se stessi e del prossimo. Ho visto immagini dure – dice – difficili, poco rispettose, che vanno stigmatizzate». 

Ma sarà dura impedire alle persone di festeggiare in caso di gol o addirittura di vittoria finale.  Eppure il rischio di sviluppare un focolaio di Covid è grande. «In una piazza gremita di persone – ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri –  in cui non tutti hanno fatto il vaccino o il tampone, si può generare un focolaio. Ed è quello che accadrà perché la variante Delta è più contagiosa e perché il numero di vaccinati in Italia non è ancora sufficiente, dobbiamo stare attenti perché rischiamo quello che è accaduto a Maiorca, dobbiamo evitare assembramenti e portarci sempre la mascherina in tasca per poterla utilizzare in caso di assembramento».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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