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Razza: «Una minoranza no vax non può decidere le sorti della Sicilia». Che resta ultima per dosi

L'assessore commenta il passaggio in giallo della regione da lunedì, mentre i dati dicono che l'Isola resta fanalino di coda in Italia per vaccinazioni

Di Redazione |

«L'80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto. La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani». Lo ha detto al Tg5 l’assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, commentando il fatto che da lunedì la Sicilia – secondo fonti del Ministero della Salute – rifarà i conti con le restrizioni della zona gialla.

E la Sicilia che dalla settimana prossima sarà in «giallo» resta fanalino di coda in Italia per vaccinazioni. Solo il 55,2% della popolazione risulta immunizzato con la doppia dose di vaccino rispetto a una media italiana del 62,2%; le persone in attesa della seconda dose sono l’8,4%, mentre il dato più preoccupante è quello delle persone senza neanche una dose: il 36,3%, contro una media italiana del 29,3%. Come dire che più di un siciliano su tre non è ancora vaccinato.

Per quanto riguarda le fasce d’età la popolazione over 50 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 19,6% (media Italia 12,9%), mentre la fascia di giovani 12-19 anni che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari al 52% (media Italia 46,9%). 

 Fino ad oggi sono complessivamente 5.597.547 (dati governo.it) le dosi somministrate, che corrispondono all’87,5% delle dosi consegnate (6.397.337). In percentuale ha fatto peggio solo la Calabria con l’84%. Rispetto al target di popolazione, i capoluoghi di provincia in cui si registra la più bassa percentuale di vaccini in tutte le fasce d’età sono Catania, Siracusa e Messina, le più «virtuose» sono invece Agrigento, Palermo e Ragusa che hanno superato con Enna il 72%. Bene anche Trapani e Caltanissetta.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA