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Studio Usa su AstraZeneca: efficace all’80%, nessun rischio trombosi

Di Redazione |

MILANO – Arriva uno studio di fase 3 condotto negli Usa sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca che dimostra “un’efficacia statisticamente significativa del 79% nel prevenire l’infezione sintomatica e del 100% nel prevenire la malattia grave e i ricoveri”. Lo comunica il gruppo farmaceutico anglo-svedese, sottolineando che “l’efficacia del vaccino è risultata coerente” nei vari gruppi di “etnia ed età” esaminati. In particolare, “nei partecipanti di età pari o superiore a 65 anni, l’efficacia è stata dell’80%”.

Uno studio quindi che porta un po’ di serenità in quanti si stanno sottoponendo alla vaccinazione con AstraZeneca e che eslcude anche una correlazione con le trombosi dopo che in Sicilia si sono verificati almeno tre casi sospetti di trombosi post vaccino.

La nuova analisi ad interim ha coinvolto 32.449 persone (per il 79% circa bianchi-caucasici, per il 22% ispanici, per l’8% neri-afroamericani, e per il 4% rispettivamente nativi americani e asiatici), dettaglia l’azienda in una nota. Circa il 20% dei partecipanti era di età pari o superiore a 65 anni e circa il 60% presentava comorbilità associate a un aumentato rischio di progressione verso Covid-19 grave, in caso di infezione, come diabete, obesità grave o malattie cardiache.

Il trial prevedeva la somministrazione di 2 dosi con un intervallo di 4 settimane l’una dall’altra. Siccome però “precedenti studi hanno indicato che un intervallo prolungato fino a 12 settimane ha dimostrato una maggiore efficacia, supportata anche dai dati di immunogenicità”, in base a questa “evidenza” la compagnia ritiene che “la somministrazione della seconda dose con un intervallo più lungo di 4 settimane potrebbe aumentare ulteriormente l’efficacia e accelerare la somministrazione della prima dose a un maggior numero di persone”.

AstraZeneca ricorda che il suo vaccino “può essere conservato, trasportato e maneggiato alle temperature di comuni frigoriferi (2-8 gradi) per almeno 6 mesi, e somministrato senza necessità preparazione all’interno delle strutture sanitarie”.

Nello studio di fase 3 condotto negli Usa il vaccino anti-Covid di AstraZeneca si è confermato “ben tollerato”, sottolinea il gruppo farmaceutico anglo-svedese. “Il comitato indipendente per il monitoraggio della sicurezza dei dati (Dsmb) non ha identificato problemi di sicurezza”, si legge in una nota. In particolare, “il Dsmb ha condotto una revisione specifica degli eventi trombotici e delle trombosi del seno venoso cerebrale (Cvst) con l’assistenza di un neurologo indipendente”, e “non ha riscontrato un aumento del rischio di trombosi o di eventi caratterizzati da trombosi tra i 21.583 partecipanti che hanno ricevuto almeno una dose del vaccino. La ricerca specifica per Cvst non ha rilevato eventi in questo trial”.

I nuovi dati sul vaccino anti-Covid di AstraZeneca “confermano i risultati precedenti osservati nei trial in tutte le popolazioni adulte, ma è entusiasmante vedere per la prima volta dati di efficacia simili nelle persone di età superiore ai 65 anni”, ha affermato Ann Falsey, professore di Medicina alla University of Rochester School of Medicine, co-lead principal investigator del nuovo studio di fase 3 condotto sul siero anglo-svedese negli Usa.

“Questa analisi convalida il vaccino AstraZeneca come un’opzione di vaccinazione aggiuntiva tanto necessaria, offrendo la certezza che gli adulti di tutte le età possono beneficiare della protezione contro il virus” Sars-CoV-2.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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