Telemedicina, da ospedale Cannizzaro la nuova frontiera Covid per le cure a casa

Di Giuseppe Bonaccorsi / 08 Dicembre 2020

Catania – C’è un progetto d telemedicina che sarebbe ormai in dirittura d’arrivo e che porta la firma del primario dell’Utir del Cannizzaro, Sandro Distefano. Il 4 novembre scorso Distefano con una lettera indirizzata dal presidente della Regione chiede il patrocinio per uno studio pilota volto a verificare la possibilità di assistere i pazienti Covid mediante l’attuazione di un programma di Telemedicina, sia in ambito ospedaliero che domiciliare. Distefano nella richiesta si basa – come scrive nella lettera – su numerosi studi internazionali che hanno dimostrato un minor indice di mortalità in pazienti trattati mediante ventilazione non invasiva rispetto ai pazienti intubati, ventilazione in modalità invasiva.

Quindi il primario propone l’attuazione di un progetto pilota al fine di assistere i pazienti in modalità domiciliare, a tutto vantaggio del paziente, del risparmio di occupazione posti letto ospedalieri, e del minor rischio di contagio per gli operatori sanitari. Una buona proposta che può servire per liberare molti posti letto che possono servire qualora l’ondata di contagi dovesse riprendere vigore. Il progetto si baserebbe sul monitoraggio di 50 pazienti presi in carico dall’Azienda Ospedaliera Cannizzaro. Cosa prevede inoltre il dott. Distefano? che il paziente affetto da SARS- CoV-2 che si rivolge al Pronto Soccorso dell’Azienda Cannizzaro, dopo aver accertato la presenza del virus, eseguita la radiografia del torace, l’emogasanalisi arteriosa, la saturimetria, gli ematochimici di routine, qualora le condizioni non siano di particolare gravità con radiografia che evidenzia un iniziale focolaio, ipossiemia non inferiore a 55 mmHg, moderata alterazione dei lattati può essere avviato alla ventilazione domiciliare non invasiva con monitoraggio dei parametri in telemedicina, somministrazione di Ossigeno mediante bombolone di gas medicale da 26500 lt.

Il primario Utir – che al momento gestisce anche un reparto Cvd con 20 posti letto – fa anche un cronoprogramma: Il paziente giunto al P.S. eseguirà: Tampone rapido, tampone molecolare di conferma, Rx Torace, Saturimetria, Emogasanalisi arteriosa, ematochimici di routine, misurazione della temperatura corporea. Se positivo, e vi è presenza di dispnea (FR > 25 atti/min.) verrà iniziato alla ventilazione non invasiva scegliendo il device più confortevole per il paziente (maschera oro nasale, total face mask, Casco da ventilazione).

Qualora vi sia anche una ipossiemia non < a 55 mmHg, verrà somministrato Ossigeno sino alla parziale correzione della PaO2.

L’ossigeno può essere somministrato mediante occhialini nasali, Ossigeno ad alti flussi, o mediante Ventilatore con i devices sopra descritti. Si evita di usare la maschera di Venturi per l’aerosolizzazione dell’espirato, e quindi, per limitare la diffusione del virus nell’ambiente circostante. Trascorse dodici ore dall’inizio della terapia, se vi è una buona risposta dei parametri vitali e ventilatori, il paziente può essere inviato al domicilio e incluso nel presente studio con monitoraggio in telemedicina das parter di uno staff di medici. Il medico assegnerà anche la terapia antibiotica, cortisonica, e con derivati eparinoidi forniti dalla farmacia ospedaliera come primo ciclo terapeutico. Inoltre verrà assegnato un Ventilatore di tipo domiciliare.

Qualora si renda necessaria la somministrazione di Ossigeno, la ditta fornitrice dovrà assicurare la consegna del bombolone entro sei ore dalla dimissione.

Infine i pazidenti saranno messi in connessione alla centrale operativa per il monitoraggio del paziente. Inolttre è previsto anche l’nvio di un infermiere al domicilio del paziente ogni 24 h per la rilevazione dei parametri vitali, esecuzione di EGA arteriosa, valutazione della diuresiIn caso di allarme l’operatore di centrale situata c/o l’Utir in avvertirà il medico di guardia in serviziche valuterà l’eventuale gravità dei parametri e l’eventuale trasporto in ospedale. Il progetto appare molto organizzato e operativo e sembra che nei giorni scorsi sia stata firmata ance una convenzione per la consegna dei ventilatori per far partire il programma di telemedicina. Speriamo che il progetto parti presto e che allo stesso tempo la curva del contagio continui a registrare un lento ma costante calo che speriamo non venga annullato dalla imbecilità della gente che continua a frequentare posti sempre più affollati..

Pubblicato da:
Redazione
Tag: cannizzaro covid cure ossigeno pazienti progetto pilota sandro distefano telemedicina