A Catania i “furbetti” dello Street Control: ma chi camuffa le targhe rischia un processo penale
Dalle infradito al sacchetto di pattume penzolante: così si prova a gabbare l’occhio elettronico per evitare le multe
L’inventiva (per l’illegalità) dei catanesi non ha mai fine… soprattutto se si tratta di evitare una multa. Da qualche tempo, soprattutto da quando sono state attivate alcune zone a traffico limitato e aree pedonali, si notano circolare in città automobili con le targhe nascoste con le modalità più disparate. Dal sacchettino della spesa lasciato appeso chiudendo il portabagagli, al classico pezzo di cartone che copre magari qualche lettera o qualche numero. Il conducente di un Suv (parcheggiato sulle strisce pedonali) è riuscito - non si sa come - a mettere le infradito a copertura. Un trucchetto che magari riesce a superare l’obiettivo delle telecamere dello “street control”, strumento che ha permesso alla polizia municipale di sanzionare molti automobilisti indisciplinati.
L'assessore
«Queste persone si sentono “spacchiose” come si dice a Catania ma in realtà non sono per niente furbi perché quando li becchiamo, ed è già successo, rischiano un processo penale», afferma Alessandro Porto, assessore comunale alla polizia municipale. E infatti qualche giorno fa, come raccontato su questo giornale, un diciasettenne è stato sorpreso in piena zona movida con la targa dello scooter coperta con i boxer. Per il motociclista è scattata una denuncia «per il reato di occultamento di atti veri ai sensi dell’articolo 490 del Codice penale».
«Sono atti di spregiudicatezza e non intelligenza, per risparmiare pochi spiccioli rischiano una condanna penale che può pregiudicare il futuro. Noi, con il sindaco Trantino, sul fronte della legalità non abbiamo mezze misure. Quindi i trasgressori saranno sanzionati e segnalati all’autorità giudiziaria», promette Porto.