Ieri sera a Mazara del Vallo, sul bel lungomare della città, si è tenuta la “cena dei mille”, una cena a cielo aperto per mille persone, che ha visto però a latere una partecipazione molto più massiccia con migliaia e migliaia di persone che si sono ritrovare per riscoprire il piacere della convivialità ma anche e soprattutto per festeggiare la cattura del boss dopo 30 anni di latitanza. Era questo infatti il leit motiv di questo spettacolare evento organizzato con cura anche nel menù che ha visto all’opera tanti chef e pasticceri siciliani.

«La massiccia partecipazione a questa iniziativa è la festa di un popolo che gioisce, che sa fare memoria, consapevole che la storia della mafia è contrassegnata da azioni e reazioni da parte dello Stato», ha commentato il magistrato Massimo Russo, oggi sostituto procuratore presso il Tribunale dei minori a Palermo.

A chi andrà il potere?

Il magistrato di origini mazaresi, per 13 anni è stato in servizio come Pm con Paolo Borsellino nella Procura di Marsala e presso la Direzione distrettuale antimafia di Palermo. E ieri alla cena dei mille ha avuto modo di parlare della cattura dell’ex Primula rossa di Cosa Nostra dopo 30 anni di latitanza: «Matteo Messina denaro – ha spiegato Russo – ha avuto tutto il tempo per organizzare la sua successione: a chi andrà il suo scettro? Le sue ricchezze? Ma, soprattutto, il suo patrimonio immateriale immenso che è il potere di ricatto?».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA