Abusi su minore, la difesa di Don Rugolo contesta le indagini
Il sacerdote è stato condannato in primo grado a 4 anni mezzo, dal tribunale di Enna, per il caso di violenza sessuale sollevato da Antonio Messina
Don Giuseppe Rugolo
Si è tenuta oggi a Caltanissetta la terza udienza del processo d’appello a don Giuseppe Rugolo, il sacerdote condannato in primo grado a 4 anni mezzo, dal tribunale di Enna, per violenza sessuale aggravata a danni di minori. Intanto è in corso un procedimento ecclesiastico presso il dicastero per la dottrina della Fede nei confronti del religioso; non è ancora chiaro se il sacerdote sia stato interdetto dal celebrare messa in pubblico o si vada verso la sua riduzione allo stato laicale.
Nel corso delle udienze sono stati sentiti alcuni testimoni e alcune presunte vittime che avrebbero segnalato al vescovo di Piazza Armerina, Rosario Gisana, gli abusi subiti da Antonio Messina, l’archeologo la cui denuncia ha portato alla condanna del sacerdote. Una ricostruzione, quella della squadra mobile di Enna che ha operato su delega della Procura, contestata da Denis Lovison, uno degli avvocati del collegio difensivo. In particolare il legale ha tentato di confutare alcune intercettazioni che sarebbero state effettuate mentre l’indagato stava contemporaneamente visionando alcuni siti pornografici.