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Abuso in atti d’ufficio, assolto ex sindaco di Termini Imerese

Salvatore Burrafato secondo la procura avrebbe indotto due dirigenti comunali ad avviare ingiustamente dei procedimenti disciplinari contro cinque dipendenti che lui avrebbe saputo essere estranei ai fatti oggetto delle stesse contestazioni

Di Redazione |

Il tribunale di Termini Imerese presieduto dal Sandro Potestio con a latere i giudici Claudia Camilleri e Gregorio Balsamo ha assolto l’ex sindaco della città Salvatore Burrafato dal reato di abuso in atti d’ufficio perché il fatto non sussiste. Burrafato, difeso dagli avvocati Francesco Paolo Sanfilippo e Lillo Fiorello, secondo la procura avrebbe indotto due dirigenti comunali ad avviare ingiustamente dei procedimenti disciplinari contro cinque dipendenti che lui avrebbe saputo essere estranei ai fatti oggetto delle stesse contestazioni. La vicenda risale al 2014, quando Burrafato avrebbe autorizzato il presidente del Rotary Club ad effettuare, dopo una cerimonia istituzionale, una cena all’interno della pinacoteca comunale. 

Nel corso del processo è emerso che il sindaco non aveva autorizzato la cena e non aveva chiesto i provvedimenti disciplinari nei confronti degli impiegati che avevano fatto installare i tavoli nel museo. I provvedimenti amministrativi sarebbero stati avviati dai dirigenti comunali in totale autonomia. I procedimenti disciplinari si conclusero con il pieno proscioglimento degli impiegati. «Ho sempre avuto fiducia nella magistratura – ha detto l’ex sindaco Burrafato – e adesso che anche questo procedimento ha fatto il suo corso e si è concluso con la mia assoluzione con formula piena, poiché il fatto non sussiste, posso esprimere tutta la mia gioia per una vicenda finalmente chiusa. Ho affrontato questo processo a testa alta, consapevole della mia innocenza. Lo dico senza recriminazioni, perché è proprio in questi frangenti che bisogna mostrare il senso del rispetto delle istituzioni e continuare a nutrire fiducia nell’ordinamento giudiziario. Un sentimento sincero di gratitudine va ai miei legali che sono andati ben oltre le prerogative della difesa con la loro vicinanza affettiva durante il complesso iter processuale».   COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA