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ABUSI SESSUALI

Accusati di violenza di gruppo su un detenuto in un carcere etneo: uno dei due è già imputato per lo stupro alla Villa Bellini

La procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di un 31enne romeno e di un 20enne egiziano

Di Laura Distefano |

Sono accusati di violenza di gruppo ai danni di un detenuto all’interno di una casa circondariale della provincia etnea. La procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di un 31enne romeno e di un 20enne egiziano. Già è stata fissata l’udienza preliminare davanti al gup per il prossimo 7 maggio. Che però potrebbe saltare per lo sciopero dei penalisti, visto che gli imputati per i reati del procedimento non sono sottoposti ad alcuna misura cautelare.

Nel capo d’imputazione si legge che i due, in concorso tra loro, «nonostante fossero ristretti in camere di detenzione diverse, compivano atti idonei ad abusare sessualmente del detenuto, cercando di sodomizzare la vittima con un manico di scopa in legno, non riuscendo nel loro intento per la presenza di pantaloncini indossati dallo stesso, per la reazione della vittima e per l’intervento di un compagno di cella che ha intimato ai due imputati di smetterla».

La strana coincidenza

Questa la storia giudiziaria. La tentata violenza sarebbe avvenuta il 6 agosto 2024. Ma la strana coincidenza è che uno dei due imputati, cioè il ventenne egiziano, sta affrontando un altro processo per violenza di gruppo. E cioè quello avvenuto l’anno scorso, a fine gennaio nel clou dei festeggiamenti di Sant’Agata, nei bagni della Villa Bellini a Catania ai danni della tredicenne che era accompagnata dal fidanzatino, che è stato aggredito e bloccato dal branco per impedirgli di difendere la ragazzina.

L’egiziano sta affrontando il processo ordinario davanti alla seconda sezione penale assieme ad altri tre maggiorenni accusati in concorso degli abusi subiti dalla giovane. La prossima udienza è fissata per il 6 maggio.

Il detenuto che avrebbe subito la tentata violenza in carcere – che attualmente è libero – è assistito dall’avvocato Eleonora Baratta, la stessa che difende il fidanzatino della Villa Bellini, che è pronta a costituirsi parte civile all’udienza preliminare.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA