Aereo fuori pista: ridotta in appello condanna a pilota

Di Redazione / 07 Ottobre 2015

PALERMO – È stata ridotta a un anno la pena inflitta al comandante Raul Simoneschi, alla guida dell’airbus A319 della Windjet, in servizio da Roma a Palermo, che il 24 settembre 2010 finì fuori pista nello scalo del capoluogo siciliano. In primo grado aveva avuto un anno e otto mesi, mentre era stato assolto il primo ufficiale Fabrizio Sansa.
Erano accusati di lesioni colpose.
 
L’inchiesta, che si basa prevalentemente su consulenze tecniche, escluse che a provocare l’incidente fosse stato il “wind shear”, il fenomeno consistente nell’improvviso cambiamento di direzione delle correnti d’aria, e puntò il dito su una manovra errata di Simoneschi. Il volo Wind Jet Roma-Palermo atterrò prima che iniziasse la pista, mandò in frantumi il carrello e finì la sua corsa sul prato. A bordo c’erano 123 passeggeri e sei membri dell’equipaggio. Alcuni riportarono lievi traumi.
 
Agli atti dell’inchiesta anche la concitata discussione tra Simoneschi e il suo vice avvenuta prima dell’atterraggio. Al processo si sono costituiti parte civile alcuni passeggeri, assistiti dagli avvocati Mauro Torti e Vincenzo Zummo, l’Associazione nazionale per la sicurezza del volo (avvocati Torti e Corrado Nicolaci).

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