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Assegnato il porto sicuro di Augusta alla Geo Barents con 439 migranti a bordo

Dopo giorni di tira e molla, il Viminale ha aperto alla nave di Medici senza frontiere. Prefettura e Questura hanno già avviato il piano di sbarco e trasferimento

Di Redazione |

Andranno ad Augusta, nel Siracusano, i 439 naufraghi a bordo della Geo Barents. Dopo nove giorni di attesa alla nave umanitaria di Msf è stato assegnato il porto di sbarco. Potranno così sbarcare i migranti soccorsi in sei diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 19 e il 21 gennaio. Tra loro tantissimi sono i minori, circa il 25 per cento, e nel 90 per cento dei casi hanno viaggiato da soli. Il naufrago più giovane ha appena due mesi di vita. «Tra i sopravvissuti sono sempre più frequenti attacchi di panico e un forte stress psicologico», avevano spiegato ieri da Msf, tornando a chiedere un porto di sbarco. Oggi l’assegnazione.  

L’arrivo nel porto del Siracusano è stimato per il pomeriggio. Prefettura e Questura hanno già avviato il piano di sbarco e trasferimento che sarà avviato dopo l’esito dei test anti Covid 19.

Nelle ultime ore a bordo della Geo Barents, il cui arrivo ad Augusta è previsto nel pomeriggio, era salita la tensione. Le condizioni fisiche e soprattutto psicologiche dei 439 naufraghi a bordo soccorsi in sei diverse operazioni nel Mediterraneo centrale tra il 19 e il 21 gennaio si erano aggravate.  

«Siamo stati testimoni di un peggioramento della situazione con il passare dei giorni – dice Hager Saadallah, psicologa a bordo della nave di Msf -. Alcuni di loro si sono persino chiesti se il mondo si sia dimenticato di loro». Da qui l’ennesima richiesta di un porto sicuro di sbarco, assegnato adesso dal Viminale.  

A bordo della nave umanitaria ci sono anche 13 donne e 112 minori, tra loro quattro bambini sotto i 5 anni e un neonato di 2 mesi. Nel 90 per cento dei casi i minori sono non accompagnati: hanno affrontato da soli la traversata del Mediterraneo a bordo dei barconi prima di essere soccorsi dall’equipaggio della Geo Barents. I naufraghi provengono per la maggior parte da Eritrea, Bangladesh e Pakistan.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA