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Azzorre vs Africa: la battaglia degli anticicloni che sta cambiando le nostre estati

Le differenze e le conseguenze sul clima

Redazione La Sicilia

18 Luglio 2025, 17:07

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Le estati italiane hanno un nuovo protagonista: l’anticiclone africano. Se fino a pochi anni fa a dettare il tempo era la mite e rassicurante alta pressione delle Azzorre, ora il “collega” nordafricano conquista sempre di più la scena meteorologica, portando con sé temperature record e notti tropicali.

Azzorre: il custode della stabilità mite

L’anticiclone delle Azzorre è una vasta area di alta pressione di origine oceanica, posizionata vicino alle omonime isole nell’Atlantico. Quando si espande verso l’Europa e il Mediterraneo, garantisce condizioni di stabilità, cieli sereni e temperature gradevoli: calde ma sopportabili, spesso inferiori ai 30-32°C. L’aria, grazie al contatto con l’oceano, è moderatamente umida, così che anche nei periodi più caldi la ventilazione naturale aiuta a mitigare l’afa, offrendo estati piacevoli e rare giornate di disagio fisico. Tuttavia, nelle zone interne e sui rilievi, non sono rari temporali pomeridiani dovuti a infiltrazioni di aria più fresca.

Anticiclone africano: il nuovo re del caldo estremo

Di tutt’altra natura l’anticiclone africano, che ha origine sulle terre aride e roventi del Sahara. Negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico, questa figura atmosferica ha preso sempre più forza e frequenza, con espansioni fin verso l’Italia già dai mesi di maggio e incursioni persistenti fino a settembre. L’effetto è ben noto: temperature che superano i 35-40°C, tassi di umidità spesso elevati, caldo opprimente sia di giorno sia di notte – soprattutto in città. L’aria, talvolta carica di polveri desertiche, accompagna ondate di calore lunghe e difficili da sopportare, spesso ben oltre la media stagionale.

Tabella di confronto: Azzorre vs. africano

Caratteristica Anticiclone delle Azzorre Anticiclone Africano
Origine Oceanica (isole Azzorre, Atlantico) Continentale (Sahara, Nord Africa)
Tipologia aria Mite, spesso umida Calda, secca o molto umida
Effetti sul clima Stabilità, temperature gradevoli Ondate di calore, caldo estremo, afa
Ventilazione Moderata, rinfrescante Scarsa, aumento del disagio fisico
Influenza Europa occidentale, Mediterraneo Italia, Sud Europa, Mediterraneo al Sud
Benefici Estate stabile e piacevole Sole stabile, ma torrido
Problemi Temporali sui rilievi Rischi per salute, disagio, incendi

Un’estate che brucia di più

Negli ultimi anni, la frequenza e l’intensità dell’anticiclone africano hanno ormai segnato una svolta nel clima italiano ed europeo. Ondate di caldo sempre più lunghe ed estreme, con punte che in questi giorni toccano i 45-46°C in Sicilia e Sardegna, mettono a dura prova la salute di bambini, anziani e persone fragili, moltiplicando anche il rischio incendi e blackout energetici.

Le proiezioni degli esperti indicano che la tendenza non accennerà a diminuire: sarà sempre più necessario adattarsi a estati con meno “respiro” e momenti di vera tregua solo quando l’anticiclone delle Azzorre riuscirà a riconquistare il Mediterraneo.

In definitiva, se l’anticiclone delle Azzorre resta il simbolo dell’estate ideale, quella di giorni soleggiati e notti fresche, l’anticiclone africano incarna la nuova normalità fatta di afa, disagio e temperature oltre il limite, una sfida sempre più impegnativa per tutta la società.