Blitz dei carabinieri di Catania in 180 b&b di città e provincia, denunciati 13 titolari
L'omessa comunicazione dei nominativi degli ospiti l'illegalità più diffusa, due strutture rubavano anche l'energia elettrica
Blitz dei carabinieri di Catania in 180 strutture ricettive della provincia nell’ambito dell’operazione “Buona Estate Sicura”. E' stata portata a termine una mirata campagna di controllo su “bed and breakfast”, affittacamere e case vacanze abusivi, un fenomeno particolarmente diffuso in estate in un'area a forte vocazione turistica come quella catanese.
I carebinieri hanno voluto soprattutto verificare in primo luogo che i gestori delle strutture ricettive rispettino l’obbligo di comunicare, entro 24 ore dall’arrivo, le generalità degli alloggiati, in modo da accertare l’eventuale presenza di soggetti ricercati o d’interesse operativo o comunque potenzialmente pericolosi. Allo stesso modo, l’azione di verifica posta in essere dai Carabinieri ha contribuito anche a tutelare l’economia lecita, andando a colpire il cosiddetto “turismo in nero”, ossia il sommerso nel settore turistico, che nell'ultimo periodo si è declinato in nuovi modelli di ospitalità, attuati anche da chi non è un imprenditore del ramo turistico/alberghiero.
I numeri
In tutta la provincia etnea sono state controllate 180 strutture ricettive e sono stati denunciati 13 titolari ai sensi dell’art. 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, per non aver appunto trasmesso i dati degli ospiti. Le pene previste per tali violazioni sono l’arresto fino a tre mesi o una ammenda fino a 206 euro.
In particolare, i tredici deferiti erano tutti titolari di bed and breakfast e affittacamere pubblicizzati sui principali siti on line di settore, nove dei quali ubicati nel quartiere di San Cristoforo di Catania, due nella periferia della città, uno a Randazzo ed uno ad Acireale.
I furti di energia
Oltre alle violazioni appena riportate, emblematici sono stati i casi di due B&B di Catania.
Nel primo caso, la struttura ricettiva in questione ed oggetto di verifica, sita nel popolare quartiere di San Cristoforo e la cui descrizione online non era affatto aderente alla realtà in termini di comfort, era allacciata abusivamente alla rete elettrica pubblica, mediante un cavo collegato direttamente ad un palo della luce. Per “furto di energia elettrica” il gestore è stato deferito in stato di libertà all'Autorità Giudiziaria.
Il secondo caso, invece, ha riguardato una struttura ricettiva sita nel quartiere di Librino, il cui titolare è stato anch’egli denunciato per “furto di energia elettrica” in quanto l’immobile era del tutto sprovvisto del contatore di energia elettrica ed era allacciato direttamente alla rete pubblica.
Oltre alla denuncia, i titolari delle strutture saranno altresì segnalati alle competenti Autorità preposte agli accertamenti fiscali, al fine di verificare se siano stati altresì responsabili di evasione tributaria.