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Botti e fuochi da incubo a Capodanno, notte da paura per cani e gatti: come proteggerli

I consigli e le raccomandazioni del veterinario: non vanno lasciati soli. Come rassicurarli in caso di attacchi di panico

Redazione La Sicilia

29 Dicembre 2023, 16:37

cani

Fine dell’anno “incubo” per molti animali domestici. I tradizionali botti e fuochi di artificio agitano gatti e cani ma sono soprattutto questi ultimi a soffrire di più, con reazioni «di paura e, per alcuni, veri e propri attacchi di panico che possono metterli in pericolo con comportamenti rischiosi, come fuggire o lanciarsi da balconi o finestre. Il primo consiglio quindi è non lasciarli mai soli a casa in queste occasioni e rassicurarli con la presenza e la voce».

Le raccomandazioni del veterinario

Sono le raccomandazioni, in vista delle “rumorose” delle feste e Capodanno, di Raimondo Colangeli, medico veterinario comportamentalista, vicepresidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), sentito dall’Adnkronos Salute. «Se i cani hanno paura è utile rassicurarli prima che comincino gli scoppi, portandoli a fare una lunga passeggiata nel pomeriggio: stancandosi saranno meno attenti a ciò che gli accade intorno. E, poi a casa, va bene mettere un pò di musica dolce. Se invece tendono a nascondersi l’ideale è creare un posto riparato, una cuccia nel posto acusticamente più isolato della casa dove parlare loro con calma, mostrandosi sereni».

Le paure dei pet

Stesso discorso per quanto riguarda i gatti ma per loro i fuochi d’artificio sono, in genere, meno problematici, perché cercano un angolino sicuro tra gli anfratti di casa dove mettersi al riparo da rumori sconosciuti, e si accucciano aspettando pazientemente che passi la buriana. Infatti «in genere i gatti si nascondono se spaventati. Per i cani invece dobbiamo capire, invece, se siamo di fronte a un animale che ha paura oppure che ha panico. Sono due gruppi molto diversi», continua Colangeli. In sintesi il cane ha paura quando: appare attento a ogni rumore, si orienta verso la direzione da cui proviene il suono per poi ritrarsi subito dopo; è agitato ma non cerca un nascondiglio; emette alcuni abbai durante gli scoppi ma si tranquillizza in breve tempo, non trema o biascica, piagnucola ogni tanto, riesce ad avvicinarsi ai proprietari quando chiamato. Diverso il comportamento del cane che ha un “attacco di panico” in presenza di botti: vaga per l’abitazione o nel giardino senza pace, cercando una via di fuga; si nasconde, per esempio sotto il letto, in bagno, nella cuccia o in garage e, anche se chiamato, non esce; cerca ripetutamente il contatto con il proprietario ma non riesce a calmarsi anche quando ottiene coccole e carezze; distrugge oggetti quando solo, come per esempio il divano o il proprio giaciglio; lasciato in giardino, distrugge le persiane delle finestre o le ante delle porte per cercare rifugio all’interno dell’abitazione; trema, biascica, perde gocce di saliva, ansima, urina o defeca là dove si trova, recupera la calma molto tempo dopo l’ultimo scoppio udito. «Se noi siamo sereni anche i cani lo sono» aggiunge Colangeli, indicando ulteriori consigli: «Chiudere le imposte, utilizzare la musica o il suono della tv come sottofondo; quando è possibile, distrarre l’animale coinvolgendolo in attività di gioco; offrirgli la cena al rientro dalla passeggiata, così da favorirne la consumazione qualche ora prima dell’inizio dei botti». In caso di attacco di panico, poi, la vicinanza e la rassicurazione all’animale è d’obbligo perché l’animale potrebbe fuggire o ferirsi. Bisogna però evitare «di trattenerlo legandolo con corde o catene. Possibile anche utilizzare terapie sintomatiche che il medico veterinario può prescrivere» conclude Colangeli.