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“Buco” al Lucia Mangano, la Dia: «Antimafia? Si rispettino le vittime»

Di Redazione |

CATANIA – «Parlare di antimafia in una terra dove si sono registrati efferati omicidi io ritengo che bisogna sempre farlo con un pizzico di umiltà e con grande senso di rispetto per le vittime, che ancora oggi vivono con noi, e soprattutto anche per le famiglie delle vittime». Lo ha affermato il capo della Dia di Catania Renato Panvino durante la conferenza stampa sugli arresti della Dia di Catania per presunta distrazione di fondi di titolari di casa di cura per anziani disabili.

«Labisi – ha aggiunto Panvino – non solo è stato il presidente del Cda della Lucia Mangano, ma anche un membro del comitato del premio Livatino-Saetta. E’ qualcosa in più per la partecipazione delle coscienze e perché questa terra ha pagato col sangue il lavoro svolto da alcuni eroi, tra cui anche alcuni magistrati, Falcone, Borsellino, i giudici Saetta e Livatino e anche altri appartenenti alle forze dell’ordine». 

Intanto l’associazione Livatino e Tecnopolis di Canicattì in una nota esprime «piena ed incondizionata gratitudine e stima nei confronti di quanti, magistrati e forze dell’ordine di Catania, hanno lavorato alla realizzazione dell’operazione Giano bifronte». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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