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Caccia agli "irregolari" negli Usa: anche un siciliano richiuso ad Alligator Alcatraz

E' in attesa di espulsione dagli Stati Uniti, dopo una condanna per detenzione di droga. Il carcere si trova tra le paludi della Florida circondata dai pericolosi rettili

Fabio Russello

19 Luglio 2025, 17:33

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Tra i detenuti all’interno della struttura carceraria Alligator Alcatraz, situata nella Contea di Miami-Dade e temuta per la sua posizione isolata tra paludi e rettili, c’è anche un siciliano: Gaetano Cateno Mirabella Costa, nato a Taormina nel 1980. Mirabella Costa si trova in attesa di espulsione dagli Stati Uniti, dopo una condanna a sei mesi di detenzione per detenzione di sostanze stupefacenti e aggressione. Dopo essere stato recluso nel carcere della Contea di Marion, è stato trasferito ad Alligator Alcatraz lo scorso 9 luglio.

Accanto a lui c’è un altro italiano, Fernando Eduardo Artese, italo-argentino residente in Spagna, detenuto per overstay e accusato di aver lavorato illegalmente. La sua situazione è particolarmente difficile: arrestato durante un controllo stradale, Artese ha denunciato condizioni disumane nella prigione, definendo il centro come un vero e proprio “campo di concentramento”.

La struttura carceraria in cui sono detenuti i due connazionali ricade sotto la giurisdizione della divisione ICE-ERO (Enforcement and Removal Operation), con la quale, stando a quanto riferito, risulta difficile instaurare un canale di comunicazione efficace. Per questo motivo, il consolato generale ha coinvolto l’ufficio locale dell’OFM (Office for Foreign Missions) del Dipartimento di Stato, il quale ha fornito i riferimenti dell’ufficiale responsabile delle procedure di rimpatrio presso Alligator Alcatraz, tentando di migliorare i contatti con la struttura.

La struttura in mezzo alle paludi

Questo centro penitenziario è finito sotto i riflettori perché è situato in una zona di paludi abitate da feroci rettili, tanto da essere soprannominato “Alcatraz degli alligatori”. Collocato tra le paludi delle Everglades, nella Big Cypress National Preserve, il carcere è parte integrante della strategia di espulsione di migranti senza documenti voluta dall’amministrazione del presidente Donald Trump.

La struttura è stata realizzata sul sito del Dade-Collier Training and Transition Airport, un aeroporto dismesso immerso in una vasta area di foreste di mangrovie, paludi e corsi d’acqua, e ospita grandi tende attrezzate con letti per circa 1.000 "stranieri criminali", come definito dal procuratore generale della Florida, James Uthmeier.

Il consolato a Miami

«Il Consolato Generale d’Italia a Miami e l’Ambasciata d’Italia a Washington stanno seguendo la vicenda con la massima attenzione, mantenendosi in costante contatto con i famigliari dei connazionali e continuando a interessare le Autorità dell’Immigration and Customs Enforcement per reperire informazioni aggiornate sullo stato di salute dei connazionali e sulle tempistiche previste per il loro rimpatrio». Lo riferisce la Farnesina in merito ai due italiani detenuti nel centro per migranti in Florida, denominato Alligator Alcatraz..