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IL DELITTO

Calascibetta, svolta nell’omicidio dell’agricoltore Marco Bruno: fermato il fratello

Al momento dagli inquirenti non trapelano indiscrezioni sul possibile movente

Di Redazione |

L’agricoltore di Calascibetta Marco Bruno, 47 anni, il cui corpo senza vita è stato trovato lunedì scorso nella campagne del paese dell’Ennese, è stato ucciso e gli inquirenti hanno posto in stato di fermo il fratello della vittima. 

Bruno era stato trovato nel suo podere, già privo di vita, con una ferita alla testa e, nell’immediatezza, non era stata esclusa l’ipotesi di un incidente sul lavoro, ma i primi accertamenti medico legali avrebbero fatto emergere che la ferita era stata inferta da qualcuno. Al momento dagli inquirenti non trapelano indiscrezioni sul possibile movente.

Sul caso stanno indagando i carabinieri della compagnia di Enna con a capo il maggiore Alberto Provenzale, che sono intervenuti nelle contrade xibetane dove il cadavere è stato ritrovato riverso a terra. 

Dalla prima ispezione cadaverica di Marco Bruno era già emerso che non si trattava di un malore, ipotesi anch'essa inizialmente al vaglio degli investigatori, bensì di una morte violenta. Di conseguenza le indagini hanno preso al direzione  dell'omicidio che i carabinieri avevano già ipotizzato e che adesso è diventata esclusiva.

Da qui ci si è concentrati su chi potessero essere i possibili indiziati. Un lavoro certosino dalla quale è emersa pian piano la figura del fratello della vittima.

Bruno, la cui salma resta a disposizione degli inquirenti in attesa dell'autopsia, era stato ritrovato con una ferita al capo e la sua morte ha scosso la comunità xibetana ma anche quella di Enna dove l'uomo, sposato e con figli, viveva ed era conosciuto come una persona pacata e cordiale.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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