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Calcio e violenza, 18 anni fa moriva a Catania l'ispettore Raciti: «La sua memoria va difesa, conservata e tramandata»

Oggi allo stadio Massimola deposizione di una corona di alloro, il messaggio del sottosegretario all'Interno

Redazione La Sicilia

02 Febbraio 2025, 12:29

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Oggi il ricordo dell’ispettore di polizia Filippo Raciti nel diciottesimo anniversario dalla scomparsa, avvenuta a soli 40 anni nel corso degli scontri fuori dallo stadio durante l’incontro di calcio Catania-Palermo. Alle 10,30, nella parrocchia “Santi Cosma e Damiano”, in piazza Machiavelli, si è tenuta una messa in suffragio presieduta dal cappellano della polizia di Stato con la partecipazione delle autorità. Alle 12, allo stadio “Angelo Massimino”, il questore Giuseppe Bellassai deporrà una corona d’alloro in sua memoria, alla presenza delle autorità cittadine e dei familiari.

«Diciotto anni fa, il 2 febbraio 2007, l’Ispettore della Polizia di Stato Filippo Raciti veniva barbaramente ucciso durante gli scontri tra tifosi nella partita di calcio Catania- Palermo. Un grande poliziotto, un grande italiano, un Servitore dello Stato - ha dichiarato in una nota Nicola Molteni, sottosegretario all’Interno - che ha onorato e difeso la divisa fino all’estremo sacrificio. La sua memoria va difesa, conservata e tramandata alle nuove generazioni. Ancora oggi, nonostante gli importanti passi in avanti in materia di sicurezza, troppi scontri, troppa violenza, troppe aggressioni e criminalità verso le nostre Forze di Polizia durante le manifestazioni sportive e non solo. Rispettare chi indossa la divisa, vuol dire onorare lo Stato. In onore di Filippo Raciti la Lega Serie A ha istituito la Giornata contro la violenza negli stadi, una iniziativa in collaborazione con il Sindacato Autonomo di Polizia di grande attenzione e sensibilità verso i nostri caduti in servizio».