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Calunnie contro l’ex procuratore di Enna: Crisafulli e il suo legale rinviati a giudizio

Di Tiziana Tavella |

Adesso, per quell’esposto, archiviato lo scorso marzo dal gip di Catania Francesca Cercone su proposta del procuratore aggiunto di Catania Michelangelo Patanè, Sinagra dovrà rispondere assieme a Crisafulli di calunnia ai danni di Ferrotti. Il processo, disposto dal gup Oscar Biondi, inizierà a Catania il prossimo 12 marzo. Nella richiesta di archiviazione si legge: «Non è conforme al vigente ordinamento denunziare in sede penale per presunto abuso d’ufficio un magistrato sol perché ha emesso un provvedimento sfavorevole all’esponente, senza che peraltro quest’ultimo neppure ricorra alle previste impugnazioni». Per il sequestro, non venne mai presentato ricorso al Riesame, determinandone il “giudicato”. Crisafulli per l’accusa sarebbe il «determinatore» e Sinagra l’«esecutore materiale». L’esposto accusava Ferrotti, oltre che di abuso d’ufficio, di rivelazione di atti coperti da segreto istruttorio per una presunta divulgazione alla stampa del sequestro, di cui, invece, venne data e riportata notizia solo dopo che fu notificato ed eseguito.

L’indagine sui corsi attivati a Enna dalla Dunarea de Jos di Galati, avviata due anni fa su sollecito del Miur e che portò oltre al sequestro (definito illegittimo nell’esposto) ad iscrivere sul registro degli indagati Crisafulli per invasione di edificio pubblico e con altri 3 per abuso d’ufficio, è ancora aperta.

L’ex procuratore Ferrotti, che non ha ancora presentato richiesta di costituzione di parte civile, al momento della richiesta di processo dichiarò. «Prendo atto con soddisfazione che la Giustizia stia facendo il suo corso su una grave vicenda costruita a tavolino, non tanto per delegittimare la mia persona, quanto per bloccare il corso di una delicata indagine della Procura di Enna a suo tempo da me diretta».

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