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Capaci, controllavano la piazza di spaccio: sette in manette

Di Redazione |

Sette persone sono state arrestate dai carabinieri di Capaci per associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, spaccio e detenzione ai fini di spaccio in concorso di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana. I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza emessa dal gip di Palermo su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.

Per quattro indagati è scattata la custodia cautelare in carcere, tre, invece, sono finiti ai domiciliari. Le indagini, andate avanti da febbraio 2018 a novembre 2019 e dirette dal procuratore aggiunto, Salvatore De Luca, sono scattate dopo l’arresto in flagranza di uno degli indagati per detenzione ai fini di spaccio di 34 dosi di cocaina.

Grazie a intercettazioni telefoniche e servizi osservazione e pedinamento, gli investigatori dell’Arma hanno fatto luce su una fiorente attività di spaccio nei Comuni di Capaci, Isola delle Femmine e Carini, portata avanti “in maniera itinerante” dagli indagati che potevano contare su una continua fornitura di droga e una “fitta e abituale clientela”. L’attività avveniva con una “precisa divisione di compiti e ruoli tali da configurare specifiche responsabilità sotto il profilo associativo, con riferimenti espressi al ‘capò quale soggetto titolare di poteri decisionali”, spiegano i carabinieri.

Sono 1.179 gli episodi di spaccio contestati al capo dell’associazione dedita al traffico e allo spaccio di droga sgominata all’alba dai carabinieri di Capaci (Palermo) che hanno fatto scattare le manette ai polsi di sette persone. “Un’attività fiorente”, spiegano gli investigatori dell’Arma, tra Isola delle Femmine, Capaci e Carini, nel Palermitano. “Fondamentale per lo sviluppo dell’attività d’indagine – dice il tenente colonnello Angelo Pitocco, comandante del Gruppo carabinieri Palermo – è stato l’apporto della stazione carabinieri di Capaci, che è il presidio di legalità e di prossimità dell’Arma in un territorio storicamente problematico sotto il profilo della sicurezza pubblica”. “I carabinieri di Capaci – aggiunge – sono stati in grado, grazie al lavoro di vicinanza con quella comunità, di intercettare un fenomeno particolarmente insidioso qual è lo spaccio e il consumo di droga, soprattutto tra i più giovani. Sono 1.179 gli episodi contestati al capo dell’associazione, un’attività tutt’altro che irrilevante, anzi molto fiorente, cui l’odierna operazione ha posto la parola fine”.

In carcere sono finiti Seam D’Angelo 42 anni, Luigi Cracchiolo, 48 anni, Claudio Fanara, 31 anni, Antonio Lo Franco, 22 anni; ai domiciliari Emanuele D’Angelo, 20 anni, Vicenzo Taurone, 24 anni, e Emmanuel Spalma 22 anni. Sono tutti palermitani tranne Taurone nato a Salerno.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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