Carbonchio, il veterinario: «Per l’uomo pericoloso solo toccare gli animali morti»

Di Luigi Saitta / 16 Ottobre 2016

BRONTE – Fornisce dei precisi chiarimenti, in merito alla vicenda del carbonchio, il dottor Felice Belfiore, dirigente veterinario dell’Asp 3 Catania, distretto di Bronte: “Stiamo provvedendo a completare le vaccinazioni di tutti gli animali nelle zone in cui abbiamo avuto casi accertati – ci dice – in particolare l’intero territorio di Maniace, ed alcune contrade di Bronte, Maletto e Randazzo. Confermo che i pericoli per l’uomo sono limitati se si osservano le giuste precauzioni, tra cui non avvicinarsi a carcasse di animali morti e di segnalarne la presenza alle forze dell’ordine oppure al nostro servizio di veterinaria. Inoltre, non bisogna raccogliere funghi, verdure o altri prodotti, almeno a 15 metri di distanza dalle carcasse. Infine, per il latte ed i suoi derivati non ci sono pericoli”.

“Gli animali affetti da carbonchio ematico – spiega ancora il dott. Belfiore – non producono latte, ma comunque, negli allevamenti con casi accertati, vietiamo la vendita di latte e la produzione di derivati per 10 giorni, come previsto dalle normative vigenti. In caso di probabile contagio, che nel caso del carbonchio emetico può avvenire soprattutto per contatto, ovviamente è consigliato rivolgersi subito ad una struttura sanitaria, è comunque il contagio da carbonchio non è letale per l’uomo, ma curabile.”

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