Carcasse di animali in terreno confiscato alla mafia: sequestrato

Di Redazione / 12 Maggio 2016

Licata (Agrgiento) – I Carabinieri di Licata hanno sequestrato un terreno confiscato alla mafia sito a Licata, Contrada Passarello, da anni assegnato al Comune agrigentino dall’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati alla Criminalità Organizzata. Le indagini dei Carabinieri erano scattate a seguito di una denuncia presentata dall’associazione “A testa alta”, che aveva documentato, attraverso rilievi fotografici, che su questo terreno erano stati abbandonati rifiuti speciali e un ingente quantitativo di fusti di palme verosimilmente colpite da puntuerolo rosso.

 

I Carabinieri, espletati gli accertamenti del caso, hanno sottoposto a sequestro il terreno, come risulta dai cartelli apposti in loco. Ad accendere i riflettori sulla tematica dell’utilizzo dei beni confiscati nella provincia di Agrigento è stata l’associazione “A testa alta” che proprio a Licata, il mese scorso, ha organizzato un dibattito dal titolo “Confiscati e abbandonati”, che ha riscosso vivo interesse folta partecipazione di pubblico.

 

Come raccontato nel documentario realizzato da “A testa alta” , per il terreno di Contrada Passarello, oggi sequestrato dai militari dell’Arma, il Comune di Licata aveva indicato, negli atti ufficiali, l’uso “istituzionale” di “vivaio di essenze arboree e/o fiori in serre da piantare e per rimboschimento”, mentre da diversi anni, di fatto, presso lo stesso terreno venivano sotterrate carcasse di animali con provvedimenti dei Sindaci. Ancora non si conoscono i nomi degli indagati. Attesi aggiornamenti nelle prossime ore.

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