Casteldaccia, baracche abusive e villette vicino al fiume della morte

Di Redazione / 04 Novembre 2018

PALERMO – Baracche costruite alla bene e meglio, villette adiacenti alla piana dove scorreva il fiume Milicia (nella foto) senza argini o mura di cemento. E’ questa la zona dove è avvenuta la strage del maltempo a Casteldaccia (Palermo). La casa dove sono morte 9 persone è a meno di 300 metri dal normale corso del fiume Milicia quasi sotto ai piloni dell’autostrada, e vicino vi sono baracche di legno e lamiera e qualche prefabbricato. Un centinaio di metri più avanti c’è la casa di riposo Martina.

A questo piccolo agglomerato edilizio si accede da una stradella, che permette solo il passaggio di un’automobile, che parte dalla strada statale 113 dopo Casteldaccia e prima di Altavilla Milicia. Il fiume segna il confine tra i due comuni. A destra del Milicia si apre un pianoro dove vi sono agrumeti e anche qualche abitazione: anche queste sono state rovinate dalla piena. Questo appezzamento di terreno termina dove si erge una falesia: sotto la montagnola si trovava la villetta che è stata devastata dall’acqua. Gli abitanti della zona dicono che raramente il fiume ingrossato formava fango ma mai era avvenuto un allagamento impetuoso come quello di ieri sera.

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