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Catania: aggressione omofoba a piazza Borsellino, Arcigay: «Non ci stupisce, casi in aumento»

Indaga la mobile etnea.

Di Laura Distefano |

In prima battuta è stata segnalata come una rissa che coinvolgeva diversi ragazzi davanti al Mc Donald’s di piazza Borsellino. Ma poi sono emersi altri dettagli. Ieri mattina alle cinque tre ragazzi, dai 18 ai 24 anni, sono entrati all’interno del fast food e sono stati presi di mira da un branco di bulli, che pare ultimamente bazzica tra piazza Borsellino e villa Pacini. Due dei tre giovani sarebbero stati prima insultati con chiari riferimenti alla loro più o meno presunta omosessualità e poi sarebbero stati brutalmente colpiti, uno anche alla testa. L’aggressione sarebbe quindi cominciata all’interno del locale e poi continuata fuori nella zona vicina al terminal dei bus.

Qualcuno che ha assistito alla scena ha chiamato il 112 numero unico emergenza e sono arrivate alcune Volanti dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico.

Il film dell’aggressione

Quando gli agenti sono intervenuti hanno trovato i tre ragazzi feriti e hanno chiamato i soccorsi. I tre giovani sono stati accompagnati con l’ambulanza al pronto soccorso del San Marco di Librino e qui hanno raccontato la loro disavventura ai medici che li hanno visitati e poi anche agli investigatori della polizia. Il gruppetto di bulli li avrebbero additati più volte con aggettivi (anche in dialetto) che facevano riferimento al loro orientamento sessuale. Dalle parole poi sarebbero passati alle mani.

La versione fornita dalle vittima dovrà essere riscontrata dalle indagini che sono state affidate ai poliziotti della squadra mobile. Per la ricostruzione dell’aggressione saranno utili le immagini che sono state estrapolate dall’impianto di video sorveglianza del fast food ma anche dalle telecamere installate negli altri locali presenti nell’area di piazza Borsellino. Inoltre gli agenti della mobile hanno già sentito una serie di testimoni che hanno assistito al vile atto di violenza.

Il commento dell’Arcigay

«Non sono stupita da quello che è successo», è l’amaro commento di Vera Navarria, presidente di Arcigay Catania. «Purtroppo questo episodio – aggiunge – si inserisce in un aumento a livello nazionale di aggressioni di persone della comunità LGBTQ+. Arcigay ha portato questi numeri all’attenzione anche della ministra Roccella nel corso di un incontro, ma ancora una volta questo Governo nazionale pare sottovalutare questo tipo di fenomeni, che accadono e dalle segnalazioni che ci arrivano sono sempre più frequenti». Quanto accaduto in piazza Borsellino non sarebbe un fatto isolato. «Qualche giorno fa, c’è arrivata la segnalazione di un’aggressione verbale – racconta Navarria – avvenuta in pieno giorno in via Etnea che fortunatamente non è sfociata in violenza. Noi da tempo chiediamo alle Istituzioni di poter entrare nelle scuole e parlare ai giovani, perché il cambiamento culturale può avvenire solo educando alla società civile partendo dai banchi di scuola».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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