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CORTE D'APPELLO

Catania, condannati i 24 “signori della droga” del Tondicello: tutti i nomi

La sentenza del processo di secondo grado scaturito dal blitz “Piazza pulita”

Di Laura Distefano |

La sentenza è arrivata ieri pomeriggio. La Corte d’Appello di Catania ha condannato i signori della droga del “tondicello della plaja”, così è chiamata dai catanesi la zona di piazza Caduti del Mare. Il dispositivo ha riguardato 24 imputati, tutti coinvolti nell’operazione “Piazza Pulita” che nel 2019 scattò dopo una violenta aggressione subita da alcuni poliziotti durante un controllo nella piazza di spaccio. Molte le pene che sono state rideterminate al ribasso, rispetto al primo grado. Quattro sono state le conferme del verdetto del gup.

La forbice va dai 19 ai 3 anni, anche se per qualcuno il collegio di giudici di secondo grado ha riconosciuto la continuazione con altre condanne irrevocabili e quindi calcolato una pena complessiva.

L’ex calciatore

Ma andiamo al cuore e ai nomi dei protagonisti del processo d’appello, che ha visto come rappresentanti dell’accusa i pg Andrea Ursino e Angelo Busacca. I due sostituti procuratori generali avevano chiesto lo scorso luglio le conferme quasi per tutti. L’ex calciatore Nunzio La Torre è stato considerato il punto di riferimento operativo dello smercio di cocaina. La Corte d’Appello lo ha condannato a 19 anni e 8 mesi (pena complessiva con altra sentenza), ma lo ha assolto dal reato associativo di stampo mafioso. A suo carico infatti erano arrivate le dichiarazioni di Salvuccio Bonaccorsi, ex reggente del clan Cappello-Carateddi, che in verità ha dato il via all’inchiesta della Squadra Mobile etnea. Al figlio di La Torre, Sebastiano è caduta l’accusa di organizzatore e promotore. E questo ha portato a una notevole riduzione di pena: da 18 a 8 anni. La Corte ha revocato anche la confisca del chiosco Belvedere, ritenuta la base logistica degli affari illeciti di La Torre.

Le piazze di spaccio

Dagli esiti investigativi si individuarono due punti nevralgici dello spaccio che sono stati individuati dalla Squadra Mobile di Catania: uno ‘specializzato’ in cocaina, e un altro in marijuana. E se il primo aveva l’ex giocatore rossoazzurro come punto focale, l’altro era gestito da Salvatore Indelicato (condannato a 7 anni e 4 mesi). 

Le condanne

Le condanne rideterminate dalla Corte d’Appello di Catania: Giuseppe Bruno, 6 anni e 10 mesi, Damiano Consolo, 7 anni, Salvatore Costanzo, 4 anni, 7 mesi e 10 giorni, Alex Di Vita 4 anni, 9 mesi e 10 giorni, Saro Andrea Discanno 6 anni e 10 mesi, Giovanni Erbasecca, 4 anni e 8 mesi, Ernesto Gabriele Fuselli, 2 anni 6 mesi e 5 mila euro (pena concordata dalle parti), Antonino Grasso, 7 anni e 4 mesi (continuazione con altra sentenza), Carmelo Domenico Grillo, 7 anni, Maria Grillo, 4 anni e 8 mesi, Luca Indelicato, 7 anni e 8 mesi, Salvatore Indelicato, 7 anni e 8 mesi, Angelo Inserra, 6 anni e 10 mesi, Nunzio La Torre, 19 anni e 8 mesi (continuazione con altra sentenza), Sebastiano La Torre, 8 anni e 8 mesi, Roberto Nicolosi, 7 anni, Lorenzo Padovani, 4 anni 7 mesi e 10 giorni, Agatino Strano, 7 anni e 10 mesi, Davide Strano 8 anni e 4 mesi, Manuel Taglieri, 10 anni, 6 mesi e 20 giorni (continuazione con altra sentenza). Il collegio di secondo grado, ha infine, confermato le pene inflitte in primo grado a Giuseppe Giuffrida (3 anni e 4 mesi), Giuseppe Munzone (7 anni e 4 mesi), Steven Pescatore (3 anni) e Claudio Speranza (7 anni e 4 mesi). Le motivazioni sono attese tra 90 giorni.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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