Catania, esplose fabbrica botti: 2 condanne per omicidio colposo

Di Redazione / 23 Novembre 2015

CATANIA – Una sezione del Tribunale di Catania, in composizione monocratica, presieduta da Alba Sammartino, ha condannato a tre anni e nove mesi di reclusione ciascuno, per omicidio colposo, Giovanna Consoli, 49 anni, e suo suocero, Alfio Spina, di 75, rispettivamente titolare e amministratore della fabbrica di fuochi d’artificio di Santa Venerina nella cui esplosione, il 10 gennaio 2011, morirono Giuseppe Adornetto di 75 anni e un romeno di 39 anni, Petru Merla. Il giudice ha anche disposto il pagamento di una provvisionale nei confronti di nove familiari delle vittime che si sono costituite parte civile. Il Pubblico ministero aveva chiesto una condanna ad una pena inferiore, a 2 anni e 6 mesi.
Nella deflagrazione rimase ferito, riportando lesioni al polmone, anche Gaetano Spina, 49 anni, marito di Giovanna Consoli e figlio di Alfio Spina. La sua posizione è al vaglio della Procura di Catania perché per verificare se avesse avuto anche un ruolo nella gestione della Pirotecnica etnea di Santa Venerina.

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