Catania, la figlia dell'avvocato Famà: "Fare tesoro della storia di mio padre"
Abbiamo intervistato Flavia Famà in occasione del congresso dei penalisti a Catania
Non è un caso che il XX congresso dell’Unione delle Camere Penali d’Italia si stia svolgendo a Catania. Questo è l’anno del trentennale dell’omicidio dell’avvocato Serafino Famà, che è avvenuto il 9 novembre 1995 nella zona del piazzale Sanzio che ora porta il nome del penalista.
Al Teatro Massimo Vincenzo Bellini si è svolto un toccante momento dedicato alla memoria del penalista ucciso, grazie alle testimonianze della figlia Flavia Famà, del presidente della camera penale di Catania, Francesco Antille, e dell’avvocato Michele Ragonese.
«La presenza del congresso ordinario dei penalisti a Catania è molto importante - dice Flavia Famà a La Sicilia - perché è l’anno del trentennale della morte di mio padre. Quindi che ci siano molti avvocati da tutta Italia che possano conoscere la storia di mio padre e farne tesoro è una cosa veramente a cui lui avrebbe tenuto sicuramente». Seguendo le orme del padre, Famà dice ai giovani avvocati «di non lasciarsi intimidire, nè da una magistratura magari troppo incalzante e neanche dai propri assistiti. Quindi di prepararsi e studiare e di fare la propria professione con la consapevolezza che sono un presidio dell’ordinamento e della legalità».